Il Tar ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti in attesa della discussione dell’istanza cautelare fissata per il 19 aprile
Il presidente del Tar del Lazio ha accolto con decreto l’istanza della Regione Puglia per l'annullamento, previa sospensione, delle note del Ministero dell’Ambiente con le quali veniva dichiarata pienamente ottemperata la prescrizione A.44 riferita alla cosiddetta fase 0 dei lavori, autorizzando TAP all’espianto degli ulivi nell’area del cantiere di Melendugno. Il Tar ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti in attesa della discussione dell’istanza cautelare fissata per il 19 aprile. Lo comunica la Regione Puglia.
In particolare - spiega la Regione Puglia citando il provvedimento - il Tar ha ritenuto che, essendo già state avviate le operazioni di espianto, la misura cautelare richiesta possa venire accordata, «ai soli fini dell’immediato riesame dell’atto impugnato da parte Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), con riferimento sia alle osservazioni e alle competenze della Regione (specificate nella citata prescrizione A44), sia in base all’avvenuta presentazione al medesimo Ministero, da parte di TAP, di istanza di verifica di assoggettabilità a VIA del progetto esecutivo, relativo alla realizzazione del microtunnel».
«Quanto sopra - prosegue - a fini di ottimizzazione e adeguato scaglionamento temporale degli interventi di cui trattasi, in considerazione dei tempi tecnici necessari per le fasi procedurali ancora da svolgere, senza pregiudizievoli situazioni di stallo e fatta salva la ricerca delle soluzioni più opportune, per il soddisfacimento dei molteplici interessi pubblici coinvolti».
«Quanto sopra - prosegue - a fini di ottimizzazione e adeguato scaglionamento temporale degli interventi di cui trattasi, in considerazione dei tempi tecnici necessari per le fasi procedurali ancora da svolgere, senza pregiudizievoli situazioni di stallo e fatta salva la ricerca delle soluzioni più opportune, per il soddisfacimento dei molteplici interessi pubblici coinvolti».
Il presidente del Tar del Lazio, Gabriella De Michele, accordando con decreto la sospensiva sull'espianto degli ulivi finalizzato alla costruzione, a Melendugno, del microtunnel del gasdotto Tap, scrive che «le modalità di realizzazione (dell’opera, ndr) debbono ritenersi definitivamente approvate». La sospensiva, infatti, è stata concessa - scrive il giudice - «ai soli fini dell’immediato riesame dell’atto impugnato da parte Ministero dell’Ambiente», con «riferimento sia alle osservazioni e alle competenze della Regione (specificate nella citata prescrizione A44), sia in base all’avvenuta presentazione al medesimo Ministero, da parte di Tap, di istanza di verifica di assoggettabilità a VIA del progetto esecutivo, relativo alla realizzazione del microtunnel».
Nel provvedimento il presidente De Michele rileva «che la questione sottoposta a giudizio investe notevoli interessi pubblici», poiché il gasdotto è opera di «importanza strategica nazionale, le cui modalità di realizzazione debbono ritenersi definitivamente approvate, ma con puntuali misure di mitigazione dell’impatto ambientale, riferite, in particolare, ai ripristini vegetazionali, ovvero all’espianto e al successivo reimpianto di ulivi, con progetto esecutivo sottoposto all’approvazione del Comune di Melendugno e della Regione Puglia (prescrizione A44)».
Il giudice rileva anche che «la predetta fase esecutiva richiede leale collaborazione fra le Autorità amministrative preposte, tenuto conto delle scadenze stagionali da rispettare per le operazioni di espianto e reimpianto di cui trattasi, nonché delle deroghe previste, per lo spostamento di piante di ulivo, nel decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali in data 7 dicembre 2016, per quanto riguarda la necessità di già intervenuta VIA con esito positivo».
Il giudice rileva anche che «la predetta fase esecutiva richiede leale collaborazione fra le Autorità amministrative preposte, tenuto conto delle scadenze stagionali da rispettare per le operazioni di espianto e reimpianto di cui trattasi, nonché delle deroghe previste, per lo spostamento di piante di ulivo, nel decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali in data 7 dicembre 2016, per quanto riguarda la necessità di già intervenuta VIA con esito positivo».
LA SODDISFAZIONE DEI NO TAP - «Finalmente la giustizia può dare una risposta certa sui disguidi nati su quanto dichiarato da Regione e Comune in merito alla prescrizione A.44, mai rilasciata dalla Regione e che impediva gli espianti, e quanto con arroganza e prepotenza il ministero dell’Ambiente ha fatto permettendo la mattanza degli ulivi da parte di Tap». Lo afferma il presidente del comitato 'No Tap SalentO' Alfredo Pasiello dopo che il presidente del Tar del Lazio ha accolto l’istanza della Regione Puglia per l’annullamento, previa sospensione, delle note del Ministero dell’Ambiente con le quali veniva dichiarata pienamente ottemperata la prescrizione A.44 riferita alla cosiddetta fase 0 dei lavori, autorizzando TAP all’espianto degli ulivi nell’area del cantiere di Melendugno.
«Comunico - dice Pasiello - la somma soddisfazione anche per conto di tutti gli attivisti che in questi giorni hanno difeso la propria terra».
«Comunico - dice Pasiello - la somma soddisfazione anche per conto di tutti gli attivisti che in questi giorni hanno difeso la propria terra».
LA SOCIETA' TAP: «RISPETTIAMO IL DECRETO» - «TAP, in attesa dell’udienza in camera di consiglio del prossimo 19 aprile, si atterrà rispettosamente a quanto disposto dal decreto» del presidente del Tar del Lazio che ha bloccato momentaneamente i lavori di espianto degli ulivi a Melendugno. Lo afferma la società in una nota nella quale evidenzia che 43 alberi «sono bloccati nell’area di cantiere e necessitano urgentemente di cure; una attività che ci è attualmente impedita dal gruppo più violento di oppositori accampato di fronte al cantiere».
Il gruppo «questa notte - spiega Tap - ha devastato l’area producendo danni gravissimi al patrimonio paesaggistico e storico. Paradossalmente costoro ostacolano un’attività che si muove proprio nella direzione della tutela degli alberi che si assume di voler proteggere». La società spiega che provvederà a segnalare «a tutte le autorità l’effettivo attuale stato dei 211 alberi dell’area di cantiere del microtunnel: al momento risultano espiantati e trasportati altrove 168 ulivi (157 sono già stati portati nell’area di stoccaggio di Masseria del Capitano, 11 sono provvisoriamente sistemati presso il deposito della società AlmaRoma). I restanti alberi sono bloccati nell’area cantiere.
Il gruppo «questa notte - spiega Tap - ha devastato l’area producendo danni gravissimi al patrimonio paesaggistico e storico. Paradossalmente costoro ostacolano un’attività che si muove proprio nella direzione della tutela degli alberi che si assume di voler proteggere». La società spiega che provvederà a segnalare «a tutte le autorità l’effettivo attuale stato dei 211 alberi dell’area di cantiere del microtunnel: al momento risultano espiantati e trasportati altrove 168 ulivi (157 sono già stati portati nell’area di stoccaggio di Masseria del Capitano, 11 sono provvisoriamente sistemati presso il deposito della società AlmaRoma). I restanti alberi sono bloccati nell’area cantiere.