Pierfranco Bruni: «Il Futurismo è una avanguardia nazionale che ha aperto una discussione ampia su modelli letterari e artistici»
Il colore, la storia, la parola, i linguaggi: sono tracciati significativi che hanno dominato il dibattito che ha dato il via alla Mostra Futurista nella Biblioteca Comunale di Mareggio. Piccoli tasselli che costituiscono il dato predominante per far capire cosa è stato il Futurismo a partire proprio dal 1909. Non solo e non tanto stravaganza ma fantasia, creazione, gioco di luci e parole in libertà.
L’arte, è stato detto a Maruggio, non è soltanto fenomeno realista ma misterioso incanto. Interessante le riflessioni che hanno dato vita al viaggio Futurista pugliese. MARUGGIO ha anticipato le manifestazioni dedicate alle celebrazioni per il Centenario della pubblicazione del Manifesto FUTURISTA (pubblicato su “Le Figaro” del 20 febbraio del 1909) con una mostra su “Francesco Grisi, l’ultimo Futurista: verso il centenario del Manifesto”, che è stata inaugurata nei giorni scorsi nelle Sale della Biblioteca Comunale dei Templari di Maruggio, Taranto.
Si tratta di un percorso realizzato dal Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”, diretto da Pierfranco Bruni, che pone in evidenza un “mosaico” artistico di Francesco Grisi, scrittore, autore di un importante saggio sul “Futurismo” e artista che si è a lungo dedicato alla ricerca sul colore dei Futuristi.
La mostra consta di un mosaico di quadri futuristi di Francesco Grisi e di altro materiale sul quale Grisi ha lavorato nel corso degli anni. La mostra resterà aperta sino al 20 febbraio del 2009, data importante che coincide con la pubblicazione del primo manifesto marinettiano. Interessante una cravatta futurista realizzata da Francesco Grisi, presente nella mostra, insieme ad una maglia che presenta tutte le caratteristiche Futuriste.
Nel corso dell’apertura della Mostra verranno realizzate altre attività già programmate come la presentazione, in anteprima, di uno studio realizzato dal giornalista e saggista Giuseppe Mazzarino, edito dal CSR, riguardante il Futurismo Pugliese, una conferenza di Marilena Cavallo su “La donna nel Futurismo”, un incontro di studi coordinato da Tonino Filomena dedicato ai rapporti tra il Fascismo e il Futurismo e un convegno sulla figura e l’opera di Francesco Grisi a dieci anni dalla scomparsa e a cento anni dal Manifesto Futurista: “La tradizione che si innova”.
L’inaugurazione della mostra è stata preceduta da un incontro e un dibattito che ha visto protagonisti, tra gli altri, Pierfranco Bruni come esperto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Tonino Filomena, storico, Luigi Sammarco, Bibliotecario, Mario Massa, bibliotecario, Roberto Burano, vice presidente del Csr.
È certamente una opportunità unica quella di realizzare un dibattito, a Maruggio, tra la cultura Futurista e i protagonisti che hanno fatto e vissuto il Futurismo nelle varie stagioni. È una occasione importante perché con questo appuntamento si sono aperte realmente le celebrazioni sul Futurismo partendo da un artista scomparso dieci anni fa e ben calato nell’atmosfera culturale e politica del Futurismo: Francesco Grisi.
«Nel celebrare il Futurismo», osserva Pierfranco Bruni, si dà il via anche alle manifestazioni dedicate a Francesco Grisi nel decennale della scomparsa avvenuta il 4 aprile del 1999. con Grisi scompare realmente l’ultimo futurista.
Un Futurista, Grisi», aggiunge Bruni, «che ha dedicato studi e ricerche al movimento marinettiano ma che parimenti ha realizzato sul piano creativo un progetto in cui il Futurismo ha avuto un significativo risvolto non solo tematico ma anche culturale. Grisi era futurista non solo nella sua pittura ma anche nella scrittura e ricordarlo significa, tra l’altro, fare un omaggio a quella cultura rivoluzionaria meridionale che si è sempre confrontata con le avanguardie.
Partire da Maruggio», dichiara Pierfranco Bruni, «ovvero dal Sud e dalla Puglia, significa legare il Futurismo tarantino con tutto quello che si è prodotto nella realtà geografica della Magna Grecia: da Taranto alla Sicilia passando, appunto, per la Calabria. Si tratta di un appuntamento di straordinaria valenza perché dopo Maruggio la mostra approderà addirittura a Strasburgo in una manifestazione organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura».
È naturale che con questa manifestazione Maruggio è entrato in un circuito nazionale di attività culturali soprattutto se si pensa che le attività su questa problematica culturale continueranno anche dopo la chiusura della Mostra con conferenze, incontri e modelli di raffronto tra i Futuristi della prima ora con tutta la cultura Futurista successiva. È prevista, inoltre, una conversazione dedicata alla canzone dautore e alle contaminazioni Futuriste: dal linguaggio ai linguaggi. Non solo la Puglia e non solo Taranto ma tutto il Sud nell’opera di Francesco Grisi. Un tracciato che si apre alle avanguardie europee.