giovedì 28 novembre 2024


13/04/2017 07:54:50 - Provincia di Taranto - Attualità

«Vi sono giorni» afferma Marescotti, «in cui a Taranto, invece di esserci cinque decessi (è il dato medio), ve ne è più del doppio e bisogna capire perché. Può essere un caso ma vi può essere anche una componente ambientale»

 
Un osservatorio sui dati di mortalità a Taranto legati all'inquinamento, è quanto chiedono da tempo le associazioni ambientaliste che ieri lo hanno nuovamente ribadito.
«Reiteriamo la nostra proposta di realizzare un osservatorio sulla mortalità in tempo reale a Taranto che rappresenterebbe un deterrente per chi inquina e consentirebbe di avere contezza dello stato di salute della popolazione», ha chiesto il presidente di Peacelink Alessandro Marescotti, convocato ieri mattina per un’audizione dalla Commissione Ambiente del Comune. La mozione del consigliere comunale Lina Ambrogi Melle, che aveva raccolto l'appello dell’associazione ambientalista proponendo l'istituzione dell’Osservatorio, è stata bocciata dal Consiglio comunale.
Proprio ieri l’ufficio statistica del Comune ha reso noti i dati sulla mortalità. Nel mese di gennaio del 2017, a quanto si è appreso, a Taranto si sono registrati 267 decessi rispetto ai 193 di gennaio 2016. Vi sono giorni, ha chiarito Marescotti, «in cui a Taranto, invece di esserci cinque decessi (è il dato medio), ve ne è più del doppio e bisogna capire perché. Può essere un caso ma vi può essere anche una componente ambientale. L’Osservatorio in tempo reale è uno strumento importantissimo di sorveglianza sanitaria per capire se l'inquinamento, che può avere anche effetti immediati sulla salute, se ha ancora un impatto critico. A noi risulta di sì sulla base dei dati, ad esempio, del dottor Forastiere, che sono stati consegnati alla Regione».
«Ieri mattina l’ufficio statistica del comune di Taranto ha reso noti i dati sulla mortalità: sono dati che fanno riflettere perché ad esempio nel mese di dicembre 2016 e gennaio del 2017 a Taranto si sono registrati rispettivamente 212 e 267 decessi (+38% rispetto a gennaio 2016) sono dati i più alti in assoluto nella città: nel gennaio del 2016 i decessi sono stati 193» ha dichiarato Angelo Bonelli coordinatore nazionale dei Verdi e già consigliere comunale di Taranto.
«Questi dati - aggiunge - che sono statistici e non epidemiologici, sono importanti e andrebbe conosciuta la causa dei decessi a Taranto come ad esempio di questa impennata di mortalità nel mese di gennaio scorso che non ha precedenti storici». «Da diversi anni l’associazione Peacelink - continua - chiede l’istituzione dell’osservatorio sulla mortalità che avrebbe il compito di dare delle risposte sulle cause, ma il consiglio comunale di Taranto irresponsabilmente ha bocciato la proposta di istituzione dell’osservatorio che sarebbe a costo zero per l’amministrazione comunale a tal punto che è previsto un protocollo d’intesa, al momento fermo, per un coordinamento tra l’università, il Comune, l’Asl, Arpa puglia e Istat». «Perché conclude Bonelli - un organismo che ha costo zero per l'amministrazione comunale i politici del consiglio comunale di Taranto non lo vogliono? Perché è a costo zero o perché ancora una volta non si vuole far conoscere la verità ai tarantini?».











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