Apposti i sigilli alla documentazione processuale raccolta nei mesi scorsi che sarà consegnata al discernimento della chiesa universale, presso la Congregazione per le cause dei santi a Roma
Una folla di fedeli partecipa nella cattedrale di Brindisi alla celebrazione religiosa che sancirà la chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione di Matteo Farina, un giovane al quale fu diagnosticato un tumore cerebrale in tenera età e che morì a 18 anni il 24 aprile 2009. Verranno apposti i sigilli alla documentazione processuale raccolta nei mesi scorsi che sarà consegnata al discernimento della chiesa universale, presso la Congregazione per le cause dei santi a Roma.
La celebrazione dei Vespri ha preceduto la sessione conclusiva che si svolge alla presenza della postulatrice, Francesca Consolini, e dei membri del tribunale ecclesiastico. A presiedere la solenne celebrazione è l’arcivescovo della diocesi di Brindisi-Ostuni, mons. Domenico Caliandro. In molti, fra i fedeli arrivati a Brindisi anche con i pullman, non sono potuti entrare nella cattedrale, ma assistono alla cerimonia all’esterno, dove è stato allestito un maxischermo. Sono state previste misure di sicurezza, visto l’afflusso di gente, con il contributo di Comune, Protezione civile e forze dell’ordine, anche in rapporto ad una valutazione di rischio di attentati terroristici.
Il sindaco di Brindisi, Angela Carluccio, ha deciso di intitolare a Matteo Farina il nuovo giardino comunale attiguo al tempietto di San Giovanni al Sepolcro che sarà inaugurato e aperto al pubblico nei prossimi giorni. «Matteo è stato un fulgido esempio di dedizione al prossimo e di forza d’animo - ha spiegato il sindaco - e il giardino nel quale germoglieranno piante e fiori, nel segno della continua rinascita, interpreta al meglio lo spirito di speranza e di amore per la vita che è insito nella sua breve ma profonda esistenza».