mercoledì 27 novembre 2024
Legambiente Puglia: “Il progetto provocherà lo stravolgimento di un territorio caratteristico, fatto di muretti a secco, stradine rurali e ulivi secolari”
La “Strada dei Colli” prevista nel territorio di Cisternino preoccupa molto anche Legambiente.
“Il progetto di realizzazione di una strada provinciale sul crinale della collina cistranese –ha dichiarato Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia- rappresenta una scelta di grande impatto ambientale, i cui benefici per il traffico e la popolazione non sono assolutamente chiari, mentre il costo per l’ecosistema è altissimo. Il percorso interessato dal progetto approvato dal Comune di Cisternino, per forza di cose, provocherebbe lo stravolgimento di un territorio incontaminato, caratterizzato da una particolare orografia e da chilometri di muretti a secco che delimitano le stradine rurali e i piccoli appezzamenti di terreno. La costruzione di una strada così come progettata causerebbe anche l’abbattimento indiscriminato di alberi d’ulivo secolari, querce, faggi, fichi e macchia mediterranea.”
Il presidente del Circolo di Legambiente Cisternino, Massimo Perna, ha subito coinvolto la struttura regionale dell’associazione e adesso sono in corso le valutazioni tecnico-giuridiche del progetto, pur potendo affermare, a prescindere dagli aspetti tecnici, l’esistenza di conseguenze negative sulla realizzazione a cuor leggero di quest’opera pubblica.
“Non si tratta di essere contro il progresso -precisa Perna- ma semplicemente di usare il buon senso nel rispettare un ecosistema già martoriato dalle dissennate scelte di cementificazione degli ultimi decenni, ed evitare di sconvolgere un territorio che merita il massimo rispetto.”
Per conoscere direttamente la zona interessata dalla strada, domenica 6 dicembre i volontari di Legambiente si uniranno ai numerosi cittadini che non condividono la scelta degli amministratori e, partendo alle ore 10.00 da contrada Specchia, attraverseranno una parte del territorio su cui dovrebbe sorgere la “Strada dei Colli”.
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