E’ in programma venerdì presso la libreria Ubik
Un argomento di grande attualità anche alla luce del DDL sul Testamento Biologico (o DAT), già licenziato dalla Camera dei Deputati a larghissima maggioranza (326 favorevoli e solo 27 contrari e 4 astenuti) che prossimamente approderà in Senato per la votazione finale.
Relatori della serata sono due elementi di spicco dell’associazione Luca Coscioni: Mina Welby (copresidente) e l’avvocato Sergio Tatarano. Introduce il dibattito Giuseppe Malatesta (Coordinatore UAAR del Circolo di Taranto) e modera gli interventi Giovanni Gentile (Coordinatore UAAR della Regione Puglia).
L’UAAR è da sempre impegnata nel diffondere i valori della laicità dello Stato, ma anche, tra le altre cose, sul diritto di determinarsi liberamente sul proprio fine vita e opera perché tali diritti e libertà trovino piena applicazione ed effettiva garanzia. Per questo l’UAAR ritiene doveroso informare e sensibilizzare la cittadinanza su questo tema, avvalendosi della donna simbolo della battaglia per il diritto di decidere sul proprio fine vita: Mina Welby moglie di Piergiorgio.
Se c’è un diritto ad unirsi a qualcuno, c’è anche un diritto ad allontanarsi da questi; come se c’è un diritto a vivere, c’è anche un diritto a non vivere più. Perché privare una persona della libertà sul proprio corpo significa, se la malattia ha soppresso ogni speranza e il dolore ha soffocato ogni decorosa esistenza, renderla schiava del suo corpo.
La testimonianza di Mina Welby aiuterà a comprendere l’umanità che c’è nel decidere il fine vita, mentre l’intervento dell’avv. Tatarano ci darà dei lumi sulla legge in esame in Parlamento, ma anche sulla legislazione attuale e di come sia riuscito nella sua cittadina di residenza, a pochi km da Taranto (a Francavilla Fontana), a far nascere un registro comunale in cui raccogliere le DAT (disposizioni anticipate di trattamento). Il tutto con il patrocinio dell’UAAR che chiede al legislatore un provvedimento di civiltà, ma che soprattutto vuole evitare l’oblio su un diritto che è nato con la nascita dell’uomo stesso.
Insomma una serata di cultura per sapere di più, senza preconcetti e con una maggiore disponibilità al dialogo in questa nuova stagione dei diritti.