Gli esiti del secondo incontro per programmare una nuova stagione
«Pur non essendo stati invitati (ed era giusto in quanto non c’era niente di ufficiale), più che casualmente possiamo affermare che, con la solita furbizia italica, abbiamo avuto la possibilità di essere uditori di una delle riunioni del nuovo gruppo societario che si appresta, o che si accingerebbe ad integrare la Unione Gioventù Manduria Sport.
Non conosciamo i nomi dello staff tecnico, ma abbiamo capito, che l’allenatore sarà qualcuno con tanta esperienza acquisita in anni e anni di duro lavoro nelle categorie minori, animato da tanta passione e che, nella sua lunga carriera, ha preferito anteporre il cuore e l’impegno, al guadagno; requisiti, questi, che gli hanno consentito, anche, di raggiungere ragguardevoli traguardi.
Ciò ci sembra essere un ottimo e consequenziale biglietto da visita, foriero di garanzia e serietà.
Si è parlato anche, lungamente, ed in profondità, del comparto giovanile, un argomento molto serio ed importante per una qualsiasi società che voglia avere un futuro serio e d’indipendenza finanziaria.
Abbiamo captato che la gestione generale delle giovanili verrà affidata ad un tecnico locale, ritornato alle origini dopo una lunga assenza durata un cinquantennio, con esperienze, si dice, a livello professionistico e con tanta voglia di cimentarsi in questo oneroso impegno, con modestia e voglia di far bene.
Ci siamo entusiasmati, perché ci siamo resi conto, che nella semplicità e nella trasparenza di ciò che trapela, ci sono gli ingredienti elementari, ma importanti per fare bene, se inseriti in un duraturo programma, senza fretta e senza accelerazioni.
Diventa vitale, nell’interesse dell’intero ambiente calcistico Biancoverde, che la nuova Dirigenza sia coerente con il programma, a lunga scadenza, senza subire pressioni, influenze o ingerenze. Se così non dovesse essere, meglio non partire e passare, subito, il testimone ad altri più “veloci” e, forse, più capaci a ripercorrere lo stantio e ben “collaudato” percorso degli anni precedenti. Anche perché c’è sempre la “spada di Damocle” dell’inagibilità dello stadio, handicap notevolissimo aggravato dall’incapacità e dalla inconcludenza politica, impreparata, finora, a trovare una valida soluzione.
Ci auguriamo che quanto prima, anziché leggere d’indiscrezioni e di notizie ufficiose, si possa, invece, ufficializzare Il programma e gli intendimenti della nuova società, questione stadio in primis, e l’inedito raccordo fra Federazione calcio, scuola, famiglia e società in generale.
Finora, l‘unico soggetto, totalmente assente, è l’amministrazione comunale, per libera scelta o per scarsa credibilità? Auguriamoci che nel giro di qualche settimana si possa avere, nell’interesse comune e generale, identità di vedute».
Un gruppo di tifosi