Intanto vi è un gruppo di appassionati che sarebbero disposti a entrare in società
Alcuni appassionati di calcio vorrebbero entrare a far parte della società proponendo un programma a lungo termine che si basi, soprattutto, sulla valorizzazione dei giovani del posto.
E’ l’unica novità in casa biancoverde nella fase post-retrocessione. C’è stato qualche incontro, ma, per adesso, la fumata bianca non è ancora arrivata. Le bocce, dunque, sono stanzialmente ferme, con l’attuale società, presieduta da Pinuccio Spadavecchia, che è ancora in attesa di capire se, finalmente, lo stadio sarà interessato durante i mesi estivi dagli interventi necessari (soprattutto quelli relativi agli impianti elettrici), per riottenere la completa agibilità.
Se la capienza della tribuna non avesse più vincoli e limiti, il club biancoverde potrebbe avanzare la richiesta di ripescaggio in Promozione, con buone possibilità di ottenerla qualora si dovessero liberare dei posti. Ma con questo handicap strutturale, crediamo che il destino del Manduria sia quello di ritornare, dopo quasi un decennio, in Prima Categoria.
Naturalmente, in questo grado di precarietà, la programmazione per la prossima stagione agonistica è ancora ferma. Spadavecchia e i suoi più stretti collaboratori attendono di conoscere le intenzioni dell’Amministrazione sullo stadio (l’assessore ai Lavori Pubblici, Leonardo Notarnicola, si è già incontrato con il fiduciario Coni per l’impiantistica sportiva, arch. Francesco D’Elia), prima di avviare i lavori per il nuovo campionato, che, per la prima volta nella storia, rischia di proporre un inedito derby stracittadino: il Manduria contro la Don Bosco, la squadra della parrocchia presieduta da don Dario De Stefano.
Difficilmente, comunque, sarà riconfermato l’allenatore Cannarile, che ha guidato la squadra negli ultimi turni. Difficile anche trattenere gli elementi più talentuosi della squadra.