Una settimana all’insegna dei valori della legalità e della cultura
Ieri pomeriggio il sindaco Pompeo Molfetta ha accolto in Municipio i giovani attivisti del campo di volontariato di Libera provenienti da tutta Italia. Egli ha augurato ai ragazzi di vivere a Masseria Canali - sede della esperienza - una settimana unica all'insegna dei valori della legalità e della cultura salentina.
«Ricominciano lunedì 3 luglio in Puglia i campi di formazione e volontariato di “E!state Liberi! 2017” - dice una nota dell’associazione -. Moltissimi giovani di tutta Italia scelgono ogni estate di fare un’esperienza di impegno e di formazione sui terreni e beni confiscati alle mafie ed ora gestiti dalle cooperative sociali e dalle associazioni. Segno di una volontà diffusa di essere protagonisti e di voler tradurre i valori in impegno, con azioni concrete, di responsabilità e di condivisione. I campi di «E!state Liberi!» - si legge - sono un momento di impegno destinato in particolare ai ragazzi (ma anche ad adulti, famiglie e dipendenti di aziende) che per una settimana diventano protagonisti del lavoro che le cooperative sociali svolgono sui beni confiscati alla criminalità organizzata riutilizzandoli ti per finalità sociali così come vuole la legge».
La formazione pugliese prevista per il 2017 ha come temi centrali la memoria, attraverso la testimonianza diretta dei familiari delle vittime innocenti di mafia e le storie contenute nella novità editoriale “Non a caso”, curata da Daniela Marcone (ed. la meridiana); i beni confiscati, con particolare attenzione alla legge 109/96 sul loro riutilizzo sociale e alla storia del bene sul quale si vive l’esperienza del campo; le diseguaglianze e le mafie del territorio, con importanti contributi di giornalisti magistrati e sacerdoti impegnati da tempo su questi fronti; il caporalato, piaga che interessa tutta la regione e che di recente è al centro di interventi normativi e convenzionali; la corruzione, prendendo le mosse dal volume “Anticorruzione pop”, scritto da Leonardo Ferrante e Alberto Vannucci (ed. Gruppo Abele), un manuale per i non addetti ai lavori utile a riconoscere e combattere il fenomeno; la rete di Libera, un network fatto di preziose associazioni che si occupano di ambiente, cultura, giovani ed educazione alla corresponsabilità».
Sono tre i campi che si svolgono a Mesagne: Campo di volontariato e di formazione d’impresa (dal 3 al 10 luglio); Vivere un Festival, valorizzare un bene (campo tematico per singoli dal 17 al 23 luglio); Terre di Puglia (campo per gruppi dal 24 al 30 luglio). «I campi di Mesagne si svolgono sui terreni e nei beni confiscati alla Sacra Corona Unita, valorizzati grazie al lavoro dalla Cooperativa Terre di Puglia - Libera Terra. «Il campo di volontariato e formazione d’impresa mira a far vivere ai dipendenti e/o ai figli dei dipendenti dell'azienda richiedente, in questo caso Coop, un'esperienza di volontariato e formazione sui beni confiscati, motivando il personale e migliorando le relazioni d’appartenenza, oltre ad un aggiornamento sui temi della legalità e della corruzione», si spiega, mentre «Vivere un Festival, valorizzare un bene è un percorso collaborativo di ricerca-azione che coinvolge i partecipanti nell'ideazione di strumenti innovativi finalizzati a dar voce a un bene confiscato: Masseria Canali. "Se i muri potessero parlare" è il sottotitolo del campo. Si lavorerà per trasformare le storie della Masseria in un racconto multimediale, progettando interventi che consentano al bene confiscato di condividere con la comunità l'importanza di un cambiamento».
E infine, «Terre di Puglia è il campo dedicato al contatto con la terra. Al mattino i campisti accompagneranno i soci e i dipendenti della cooperativa in alcune attività di impegno e conoscenza sui terreni confiscati coltivati (vigneto, campi ortaggi) e presso le strutture di Masseria Canali. Nel pomeriggio formazione sui temi di mafia e antimafia, impegno e cittadinanza democratica.