«Dietro la devastazione di aree protette e di pinete c’è la mano criminale dell’uomo»
“L’emergenza incendi che sta colpendo il Salento e zone del Foggiano deve essere affrontata nella commissione regionale Antimafia perché spesso, e purtroppo, dietro la devastazione di aree protette e di pinete c’è la mano criminale dell’uomo”.
Lo dichiara il presidente de La Puglia con Emiliano, Paolo Pellegrino, commentando l’aumento nelle ultime settimane degli incendi che stanno interessando vaste porzioni del territorio regionale.
“Il problema è dedicato ed ampio e, proprio in virtù di queste valutazioni - annuncia Pellegrino – chiedo al presidente della commissione Antimafia, Rosa Barone, di iscrivere questo punto all’ordine del giorno della prossima seduta per intercettare delle misure e delle azioni che possano essere di supporto alle iniziative regionali già attivate sul fronte della prevenzione e del contrasto.
Purtroppo la mano irresponsabile, e spesso dolosa, continua a causare incendi, anche di vaste proporzioni, che provocano danni irreversibili mettendo a rischio un intero sistema: la sicurezza dei cittadini e dei centri abitati, la tenuta dei nostri ecosistemi, la lotta ai cambiamenti climatici e la tenuta idrogeologica dei nostri territori”.
“Brucia il Sud Italia, ma brucia soprattutto la Puglia – aggiunge Pellegrino – per colpa di soggetti senza scrupoli che sperano di arricchirsi sulle ceneri di questa devastazione. Non dimentichiamoci che proprio Legambiente in un rapporto di qualche settimana fa ha scattato una fotografia impietosa sull’emergenza incendi dello scorso anno. Nel 2016 sono andati in fumo più di 27mila ettari di boschi e aree verdi, per colpa di 4.635 incendi (tra dolosi e colposi), con un raddoppio dei casi rispetto al 2015. La conta complessiva dei danni ogni anno allunga questo bollettino di guerra che, come rappresentanti delle istituzioni, abbiamo il dovere di contrastare”.