Le bella iniziativa in corso di svolgimento a Maruggio, che coinvolte migranti e anziani
Un “Orto sociale” per promuovere la cultura della terra, valorizzandola in un’ottica di convivialità e comunione di intenti.
E’ in fase di attuazione a Maruggio, su iniziativa dell’Ambito Territoriale Sociale 7 di Manduria, dell’Amministrazione comunale di Maruggio, del centro polivalente per anziani “Chicco di grano 10” (gestito dalle cooperative Pam Service e Mediterraneo Sociale) e dall’équipe multidisciplinare del centro S.P.R.A.R. Zaitun di Maruggio (gestito dalla cooperativa Senis Hospes).
I primi, abbondanti, “frutti” sono già maturati. E non sono solo quelli delle piante coltivate in quest’“Orto sociale”. Ci riferiamo, invece, ad uno degli obiettivi qualificanti di questo progetto, che si è posto, sin dall’inizio, come una preziosa occasione di incontro ed integrazione intergenerazionale, interculturale e interraziale.
«Alla base del progetto vi è lo spirito di apertura all’accoglienza e l’intento di perpetuare antichi mestieri, creando soprattutto rete sul territorio» spiegano le associazioni e gli enti che hanno promosso l’iniziativa. «L’incrocio di conoscenze, culture, nazionalità, sogni, desideri ed aspettative ha generato un melting pot affascinante in una logica di interscambio tra i protagonisti del progetto.
Il palcoscenico è quello del terreno coltivato presso lo S.P.R.A.R., mentre gli attori sono i ragazzi in accoglienza presso il centro Zaitun e gli arzilli anziani di “Chicco di Grano 10”. Grazie alla loro sapiente pazienza e alle loro amorevoli cure, il terreno ha donato in un tempo brevissimo un primo abbondante raccolto».
Attraverso attività congiunte tra le équipe delle cooperative coinvolte, il progetto promuove l’educazione, il rispetto per l’ambiente, la creazione e il consolidamento di legami sociali.
«Valore aggiunto del progetto è dato dal fatto che, grazie al contatto con la terra e con i giovani africani, i nostri “saggi” hanno avuto la possibilità di rimettersi in gioco, riacquisendo quella fiducia in sé stessi forse un po’ assopita dal tempo e raggiungendo mete che apportano positività e benessere.
Per i ragazzi invece è stato un modo importante per far crescere un senso di orgoglio e soddisfazione, contribuendo a sviluppare il loro senso di responsabilità, stimolando il cammino verso l’integrazione con la nostra cultura e con le nostre tradizioni».