Intervista esclusiva che ci ha rilasciato l’assessore Fabiano Amati
«L’Acquedotto Pugliese ha depositato il progetto definitivo integrato del depuratore consortile di Manduria e Sava, nonché della condotta sottomarina. E’ questo l’atto conclusivo di un lunghissimo iter durato più di trent’anni e, quindi, un giorno importante per la comunità di Manduria e Sava».
L’assessore regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati, ha annunciato ieri mattina, durante i lavori del Consiglio Regionale, l’ultimissima novità del tortuoso e quasi interminabile iter burocratico avviato a metà degli anni ’70 per consentire ai savesi di disporre, finalmente, della rete della fogna nera (attualmente esistono le condotte all’interno del paese, ma non c’è il recapito finale: il depuratore, appunto). Annuncio che, sicuramente, l’assessore Amati ribadirà, insieme al governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, ribadirà direttamente ai savesi lunedì prossimo, alle 19. Così come promesso circa un mese fa, il governatore Vendola e l’assessore regionale Amati verranno, insieme, a Sava per incontrare la comunità locale e per fare il punto della situazione. In quel meeting, che si terrà nel cine-teatro di Sava, interverranno anche il sindaco di Sava Aldo Maggi e il presidente del Comitato di Salute Pubblica (sorto per rivendicare il diritto dei savesi di disporre di un servizio essenziale, come quello della fogna nera), Giuseppe Demaglie. L’Amministrazione Comunale intende anche invitare i consiglieri regionali e gli onorevoli della provincia di Taranto.
Da Vendola e da Amati i savesi vorrebbero ricevere copia della documentazione che attesti l’indizione della gara d’appalto delle due opere, ora riunite in un unico progetto integrato: il depuratore (per il quale erano stati stanziati 11 milioni e 360.000 euro) e la condotta sottomarina (per la quale, sino ad un mese fa, erano disponibili 3 milioni e 800.000 euro).
«Se non ci saranno intoppi di natura burocratica, la Regione è in grado di avviare la pubblicazione della gara d’appalto in una manciata di giorni» rassicura l’assessore regionale Amati, contattato al telefono al termine della seduta del Consiglio Regionale. «Il definanziamento dei fondi per la condotta sottomarina? Non è affatto un problema. I 3 milioni e 800.000 euro siamo stati costretti a dirottarli per altre opere esclusivamente per evitare di perderli, dovendo rendicontare del loro utilizzo entro la fine dell’anno. Ma si è trattato di una sorta di partita di giro. Il progetto integrato depuratore-condotta sottomarina di Sava e Manduria è stato inserito nel Piano d’Ambito 2010-2016. Quindi, già a gennaio ritorneranno disponibili quei soldi che inizialmente avremmo speso nel 2010 per le altre opere, ora finanziate con i 3 milioni e 800.000 euro della condotta. E, in ogni caso, possiamo sin da adesso procedere con la pubblicazione della gara d’appalto, anche senza disporre di tutta la somma occorrente per questo intervento: la copertura totale deve essere disponibile solo al momento dell’aggiudicazione della gara».
Lunedì, quindi, Amati e Vendola potrebbero annunciare una svolta storica per il progetto: l’avvenuta pubblicazione del bando della gara d’appalto. Per la prossima primavera, in tal caso, l’opera potrebbe essere cantierizzata.