Si tratta di un video realizzato dai club Lions di Grottaglie, Taranto Host, Taranto San Cataldo e Manduria che rappresenta il territorio ionico e che sarà proiettato nel corso del prossimo convegno internazionale di studi sulla Magna Grecia
E' stato presentato a Palazzo Pantaleo, a Taranto, un progetto culturale promosso dai club Lions Grottaglie, Lions Taranto Host, Lions Taranto San Cataldo e Lions Manduria. Si tratta di un video dal titolo “Pictures at an exhibition”, realizzato dagli stessi club, che rappresenta il territorio ionico e che sarà proiettato nel corso del prossimo convegno internazionale di studi sulla Magna Grecia.
Alla conferenza stampa, introdotta e moderata dalla giornalista Anna Rita Palmisani, sono intervenuti Pierpaolo De Padova (presidente Lions Club Grottaglie), Arcangelo Alessio (past presidente Lions Club Taranto Host), Vito Ciaccia (ex delegato di zona Lions Club Taranto San Cataldo) e Luigi Maggipinto (Lions Manduria); per il Comune di Taranto, che ha messo anche disposizione la sede di Palazzo Pantaleo, è intervenuto l'assessore comunale alla cultura Franco Sebastio.
La finalità è promuovere il territorio tramite un'operazione di "incoming" turistico e agevolare lo sviluppo sostenibile; favorire la collaborazione e l'interazione dei club service e rafforzarne i rapporti d'amicizia tra i soci e il territorio. Il video, il cui autore è lo stesso Pierpaolo De Padova, è stato realizzato dall'agenzia Volare Alto di Crispiano con l'utilizzo di droni. Fotografie ed immagini video rappresentano la straordinaria bellezza del territorio ionico. L'attrice protagonista è Angelica Dipace.
“Rilancio turistico e culturale del territorio – ha dichiarato l'assessore comunale Franco Sebastio -; si ritiene spesso che l'ambito della cultura sia riservato a pochi eletti; invece, la cultura deve essere popolare. Si deve far riferimento a tutti gli ambiti collegati ad essa, anche a quelli che hanno una connotazione di carattere economico e produttivo: per esempio, il turismo. Si parla di turismo culturale, motore trainante della cosiddetta 'industria turistica'. Il collegamento turismo e cultura è fondamentale, particolarmente a Taranto, nella quale è evidente questo legame. Il nostro scopo è far sì che si prosegua su questa strada”. Pierpaolo De Padova, che è anche maestro di musica e concertista, ha spiegato che lo spunto è giunto dall'opera omonima di Mussorgsky, rifatta, per orchestra, da Ravel e poi riarrangiata, negli anni '70, dal gruppo progressive rock britannico Emerson, Lake & Palmer. “Ho voluto richiamare l'opera all'interno di questo lavoro, perché mi sembrava questo il quadro ideale in cui tracciare il nostro percorso storico e culturale – ha dichiarato -; come all'interno di in una mostra di quadri, ho immaginato come potessero essere raffigurati tutti i paesaggi, bellissimi, del nostro territorio, magicamente filmati e collegati in un percorso”. Arcangelo Alessio, già direttore della Soprintendenza archeologica di Taranto, ha spiegato, nel dettaglio: “Abbiamo pensato di proporre un percorso 'anulare' di un centinaio di chilometri, che parte da Taranto, prosegue fino a Saturo (Leporano, dove c'è il più grosso santuario della χώρα di Taranto), per continuare nel lungo tratto costiero, estremamente interessante dal punto di vista archeologico, di Pulsano (Torre Castelluccia, età del bronzo), Lizzano e Torricella (Torre Ovo, insediamenti greci di età ellenistica), Torre Colimena (Manduria, con grande valore paesaggistico; ricordiamo, ad esempio, le Saline); per risalire a Manduria, centro significativo per la produzione del vino, ma anche luogo del Parco archeologico delle mura messapiche, che custodisce i resti che abbiamo portato alla luce attraverso decenni di lavoro della Soprintendenza; infine, tappa a Grottaglie, nel cammino verso Taranto, dove ci sono il museo e il quartiere delle ceramiche e, poi, il ritorno a Taranto, con la visita al Marta, il museo nazionale archeologico”.
Trama
L'attenzione di una ragazza cade su di un manifesto appeso all'esterno di un palazzo signorile. La scritta "Pictures at an exhibition", (titolo dell'opera in italiano: 'Quadri da un'esposizione') incuriosisce la giovane che, trovata la porta del palazzo spalancata, decide di entrarvi. Accede all'interno della prima stanza dove, appese alle pareti, trova delle fotografie artistiche che ritraggono alcuni paesaggi meravigliosi di un paese adagiato su una piana (Manduria). Magicamente, le fotografie prendono vita e lei ha come l'impressione di ritrovarsi all'interno di questi stupendi paesaggi. Incuriosita da quello che sarebbe potuto accadere, entra all'interno della seconda stanza dove trova, appese alle pareti, altre fotografie di paesaggi mozzafiato, maestri artigiani che lavorano la ceramica, grotte e chiese rupestri (Grottaglie). Ancora una volta, si ritrova a passeggiare all'interno delle immagini appese alle pareti. Ormai assuefatta dallo stupore, decide di entrare all'interno della terza ed ultima stanza (Taranto). Anche in questo caso, osservando le fotografie, si ritrova ad ammirare una città adagiata su due mari, oltrepassa il ponte che collega la parte vecchia a quella nuova e rivive le gesta degli spartani che la fondarono. Concluso questo viaggio fantastico e tornata con la mente tra le mura che ospitano la mostra, assorta tra i pensieri, decide di uscire dal palazzo. Varcata la soglia del portone, non riesce a trattenere l'emozione quando, osservando tutto ciò che la circonda, trova, davanti a sé, le straordinarie immagini che aveva ammirato poco prima, ritratte all'interno delle fotografie.