La prima parte si è svolto su una panchina, mentre il resto dei lavori in un androne… Ora c’è il rischio che qualcuno possa impugnare tutti gli atti
Nonostante il comunicato ufficiale della segreteria provinciale, che ieri sera annunciava non solo l’esito delle votazioni per l’individuazione dei delegati ma addirittura anche l’elezione del segretario di circolo (è stato indicato il nome di Francesco Pio Gennari), che in realtà non è mai avvenuta, il congresso cittadino del Pd è sembrato, agli occhi degli osservatori esterni, una farsa. La prima parte dei lavori, infatti, è avvenuta sotto … le stelle, su una panchina. Poi si è trovata l’accoglienza in un androne di un palazzo. Stiamo parlando del primo partito in Italia, che, quindi, non solo da tempo non dispone di una guida politica (e neppure di un commissario), ma neppure di una sede.
Non solo. La maggior parte degli iscritti non si è recata a votare per il caos sulla legittimità dei tesseramenti avvenuti in tutta la provincia. Hanno votato solo, o quasi, i sostenitori di Mancarelli, che, chiaramente, ha ottenuto tutti i delegati (esattamente 8). Per la cronaca, i votanti sono stati 89: 87 i voti per Mancarelli, 2 per Lopane.