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15/12/2009 12:21:23 - Sava - Politica

In primavera i lavori potrebbero essere cantierizzati

 
C’è la firma del governatore pugliese Nichi Vendola sul progetto integrato del depuratore consortile e della condotta sottomarina. Ci sono le risorse: metà (poco più di 7 milioni di euro) come impegno di spesa immediato; l’altra metà (circa 8 milioni di euro, per un totale complessivo, quindi, di 15 milioni e 160.000 euro) sarà finanziata con il nuovo Piano d’Ambito, quello che avrà cioè valenza fra il 2010 e il 2016.
E’ stato questo l’attesissimo annuncio che Nichi Vendola e l’assessore regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati, hanno rivolto ieri sera alla città di Sava. Annuncio salutato dall’applauso della gente di Sava, che, dopo aver atteso inutilmente per 25 anni (l’iter, riepilogato dal sindaco Aldo Maggi, è iniziato infatti nel lontano 1984), intravede la possibilità di poter usufruire, con la costruzione del depuratore che servirà Sava, Manduria e le sue marine, di uno dei servizi primari per una società civile: la rete fognaria.
Amati e Vendola hanno anche aggiunto altri particolari.
«Abbiamo corso un rischio» ha ammesso l’assessore regionale Amati. «E’ stato quello di non riuscire ad avere il progetto integrato prima del 31 dicembre, quando, ovvero, non avremo più i poteri di commissario delegato e, quindi, si passerà nella gestione ordinaria. In quel caso, l’iter si sarebbe enormemente allungato e sarebbe stato difficile anche reperire i fondi».
L’assessore regionale alle Opere Pubbliche ha poi assunto un altro impegno davanti alla gente di Sava.
«Inizialmente il progetto prevedeva un grado di depurazione delle acque di Tabella 1, ovvero la meno raffinata. Noi abbiamo deciso di elevare il grado, nel progetto attuale, alla Tabella 2. Ma, per venire incontro alle esigenze legittime dei comuni limitrofi, c’è l’impegno a modificare il progetto e portare il grado di affinamento al massimo: alla Tabella, ovvero, 4».
Alla base di questo impegno c’è una scelta politica della Regione Puglia, che Nichi Vendola ha già espresso da mesi.
«L’acqua è una risorsa fondamentale» ha ricordato il governatore pugliese. «La Puglia acquista questa risorsa dalle regioni limitrofe. E ben il 75% dell’acqua potabile viene poi utilizzata per uso irriguo. C’è quindi bisogno di una svolta: l’acqua depurata va utilizzata per l’irrigazione delle campagne. Ecco perché, davanti ad un pauroso impoverimento delle falde (sono scese di 30 metri), non possiamo permetterci di scaricare a mare acqua super affinata».
Vendola ha azzardato anche una previsione per l’inizio dei lavori.
«L’appalto va fatto bene» ha rimarcato Vendola. «Se non ci saranno intoppi, però, in primavera i lavori potranno essere cantierizzati. Per Sava è un momento storico. Ma noi non abbiamo fatto nulla di eroico. Speriamo di aver fatto aumentare il grado di fiducia nel futuro dei cittadini, a volti schifati dalla politica».
Durante la serata è intervenuto anche Giuseppe Demaglie, presidente del Comitato di Salute Pubblica di Sava, che ha riepilogato l’impegno, in termini di volontariato, della propria associazione.










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