Sono intervenuti i carabinieri, che poi hanno denunciato la coppia per abbandono di minore
Fanno un giro per lo shopping in un centro commerciale gremito di clienti, e lasciano il loro bimbo di appena tre anni da solo, rinchiuso nell’auto.
Sono stati denunciati per abbandono di minore i genitori del piccolo. L’episodio si è consumato nel pomeriggio di domenica, nell’affollato parcheggio del centro commerciale “Conad” di Cavallino, dove vi erano centinaia di vetture e altrettanti avventori alle prese con le compere natalizie.
Come sempre accade nel periodo pre natalizio, gli automobilisti avevano letteralmente invaso il parcheggio del parco commerciale. E con loro la coppia: lei di 33 anni, siriana, lui di 39, elettricista, nato in Turchia; entrambi residenti a Maglie.
Il piccolo dormiva sul sedile e, forse per questo la coppia ha pensato bene di lasciarlo lì, pensando di svolgere le compere e ritornare senza che lui si accorgesse della loro assenza. Così non è stato. Il bimbo si è svegliato e, ritrovandosi completamente solo, ha cominciato a piangere e urlare, attirando l’attenzione dei passanti, che non potevano intervenire poiché portiere e i finestrini erano completamente chiusi. Numerose, a quel punto, le telefonate giunte alle forze dell’ordine.
Sul posto, i militari dell’Arma guidati dal maresciallo Riccardo De Bellis. Immediate le ricerche dei genitori, mentre gli uomini in divisa cercavano di rassicurare il piccolo, giocando con lui e strappandogli persino qualche risata, facendogli le «boccacce», cercando di fargli aprire le portiere senza ricorrere alla rottura del vetro. Il rischio che, mandando in frantumi il finestrino, le schegge di vetro potessero colpire il bambino era troppo alto.
I genitori sono stati rintracciati qualche minuto dopo, all’interno del centro commerciale. Si trovavano in compagnia dei loro altri due figli, il primogenito e il terzo. Alla vista dei carabinieri, si sono scusati, dicendo di aver preferito lasciare dormire il secondogenito. Non è bastato: sono stati deferiti in stato di libertà per aver abbandonato il proprio figlio.