I dati di fine anno di Coldiretti
Dopo un 2016 disastroso, l’annata agraria 2017 ha recuperato terreno, con una crescita della produzione lorda vendibile (Plv) del 15,07% che è tornata a superare nuovamente i 3 miliardi di valore, a dispetto della tropicalizzazione del clima che ha messo a dura prova tutte le colture. Professionalità degli imprenditori e scelte ponderate in termini di irrigazione hanno consentito al settore di ottenere un risultato positivo che poteva essere addirittura straordinario, se il clima non fosse stato cosi impietoso (gelate e nevicate - gennaio 2017 e siccità - estate 2017). Sono i dati diffusi oggi da Coldiretti Puglia.
«Con una PLV di 3,3 miliardi di euro - spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - l’agroalimentare pugliese si rivela il traino dell’economia regionale nel 2017. Eccezion fatta per cereali e olive che segnano un calo di produzione e/o di valore, tutti i comparti produttivi registrano un aumento in termini percentuali. Le esportazioni dei prodotti agricoli (+9%) e dell’agroalimentare (+4,9%) hanno dato slancio all’export pugliese, nonostante il sensibile ridimensionamento produttivo determinato dalla tropicalizzazione del clima. Cresce anche l'occupazione in agricoltura».
Numeri soddisfacenti dell’ortofrutta pugliese, secondo Coldiretti Puglia, che ha superato 845milioni di euro di produzione lorda vendibile e la soglia dei 750 milioni di euro di prodotto esportato sui mercati internazionali che in termini di aree geografiche riservano non poche sorprese. Oltre agli stimati 230 milioni di export ortofrutticolo verso la Germania, la Puglia si è imposta in Tunisia, Francia, Polonia, Regno Unito e Svizzera, oltre a Benelux, Scandinavia, Spagna, Albania, Grecia. La Puglia secondo ISMEA è prima in Italia per aziende ortive in piena area (ortaggi non coltivati in serre), seconda dietro la Sicilia per frutteti, terza per i legumi. In particolare ha numeri da record su pesche, uva da tavola e agrumi per quanto riguarda la frutta, mentre nelle produzioni ortive su lattughe, fave, carciofi e pomodori da industria. Il comparto ortofrutticolo in Puglia interessa il 16% circa della superficie ortofrutticola nazionale.
Indiscussi i primati produttivi dell’agricoltura pugliese rispetto ai quantitativi nazionali: uva da tavola 68%, pomodoro 35%, ciliegie 30%, mandorle 35%, olive 35%, grano duro 21%, carciofo 31%, mandorle 30% e uva da vino 14%. "Quest’anno sarà ricordato - aggiunge Cantele - per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto dei Ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda per l’introduzione in Italia dell’obbligo di indicazione della materia prima per la pasta che scatterà a partire dal febbraio 2018».