«Sono andato via per motivi familiari e perché non avevo ricevuto, al contrario di altri, le garanzie economiche che avevo chiesto»
«Sono andato via innanzitutto per ragioni di carattere familiare: Massafra è a 5 minuti di auto dal mio comune di residenza. La seconda ragione è legata, invece, al rifiuto della società di concedermi delle garanzie di tipo economico. Garanzie che sono state concesse, invece, ad altri. Evidentemente devo dedurre che per la società questo è stato un pretesto per mandarmi via».
Angelo Tondo, oramai ex centrocampista del Manduria (da lunedì scorso è in forza al Massafra), chiarisce i motivi della sua decisione di sfilarsi la casacca biancoverde.
«Sino a sabato sera sono stato in attesa di una chiamata dalla società. A Manduria mi sono trovato bene e non avrei avuto motivi diversi, rispetto a quelli di tipo familiare (che tutti conoscevano), per trasferirmi altrove. Avevo chiesto delle garanzie economiche solo quando ho letto delle difficoltà in cui versava la società. Garanzie che hanno chiesto e ottenuto altri…».
Sin qui la posizione di Tondo, che ci sembrava giusto riportare per una questione di correttezza.
Intanto oggi la squadra completa la preparazione in vista del delicatissimo scontro-salvezza con il Maglie in programma domani pomeriggio al “Dimitri”. Per questa gara, che fa parte della prima giornata del girone di ritorno, la squadra leccese dovrà rinunciare a ben tre elementi della sua rosa: si tratta dell’ex Stefano Biasco (un difensore), Daniele Vetrugno (un altro difensore) e Ivan Aiardi (portiere, già estremo difensore del Lecce). Tre pezzi molto importanti per la squadra che, sino a qualche domenica fa era allenata dal figlio di Zeman e che nel mercato autunnale si è anche privata del cannoniere argentino Sirito, il più prolifico di questo club.
Compito del Manduria è quello di vincere a tutti i costi, per rendere ancora più sicura la posizione di classifica e per dare un calcio alle vicissitudini che ha vissuto la società in settimana.