lunedì 25 novembre 2024


06/02/2018 07:02:29 - Salento - Attualità

Il Polo Pediatrico del Salento prende forma

 

La Sanità a misura di bambino. Con l’inaugurazione ufficiale della Chirurgia Pediatrica del “Vito Fazzi”, già attiva da qualche giorno, il Polo Pediatrico del Salento prende forma.

«Due anni fa avevamo promesso all’Associazione “Tria Corda” e all’intero territorio che avremmo posto rimedio ad una lacuna terribile della Sanità salentina: la mancanza di un reparto di Chirurgia Pediatrica presso l’Ospedale “V. Fazzi” di Lecce».

Così il Presidente della Regione Puglia intervenendo questa mattina a Lecce al taglio del nastro del nuovo reparto assieme al Sindaco di Lecce, all’Arcivescovo Michele Seccia e al Presidente della Fondazione Mediolanum Onlus, Sara Doris.

«È stata una promessa faticosa e complicata – ha spiegato il Presidente della Regione Puglia – perché abbiamo accorpato qui tutte le energie della provincia per dare a questo hub di secondo livello il massimo delle possibilità di cura immaginabili e naturalmente essere arrivati alla fine di questo percorso, nonostante qualche polemica e molta fatica, ci riempie di gioia».

«Ciò che stiamo realizzando, con Lecce e con l’autonomia del “Giovanni XXIII” - ha proseguito il Presidente - significa abbattere l’altissima mobilità passiva, alleviare il peso sopportato da pazienti e famiglie. Per questo stiamo creando la Rete Pediatrica della Puglia, che così diventa luogo di risoluzione dei casi più complessi e si conquista una sua identità, magari  con un lavoro comune tra pubblico e privato, come testimonia l’impegno di Tria Corda e Fondazione Mediolanum».

Secondo il presidente della Regione «l’istituzione di questo reparto colma una lacuna gravissima. Lo abbiamo fatto grazie al sostegno delle associazioni dei genitori, della cittadinanza e di una felice collaborazione con il privato. Faremo in modo di utilizzare tutto il danaro che risparmieremo dai farmaci inutilmente prescritti, per assumere nuovo personale e soprattutto per dotare gli ospedali di tutte le attrezzature necessarie per farli funzionare al meglio. In un solo anno siamo risaliti di 15 punti sui livelli essenziali di assistenza, significa che la Puglia non è più l'ultima Regione d'Italia, anzi, siamo sopra la metà classifica. Questo ovviamente non ci accontenta perché i problemi sono ancora tantissimi, ma vuol dire che stiamo andando nella direzione giusta. Colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che ci hanno dato una mano, sperando che anche coloro che erano contrari al progetto, finalmente capiscano l’importanza di questo reparto per il futuro dei nostri bambini».

Oltre ai 15 posti letto della Chirurgia Pediatrica, allestiti al terzo piano, l’Ospedale di Lecce dedica ai bambini i 20 posti letto della Pediatria (comprensivi di Day Hospital), i 10 dell’Oncoematologia Pediatrica (e Day Hospital), i 12 della Neonatologia, più 4 della Terapia Intensiva Neonatale. Quest’ultimi, in base al Piano di Riordino, saranno incrementati rispettivamente a 16 e 10.

«Un progetto complesso e importante – ha sottolineato il Direttore Generale ASL Lecce Ottavio Narracci – che arricchisce e qualifica la nostra offerta sanitaria facendole compiere un deciso salto di qualità. Realizzare il Polo Pediatrico qui a Lecce vuol dire creare un punto di riferimento per tutto il territorio, dotandolo di sub-specialità in grado di dare risposte ai bisogni di tutta la fascia d’età pediatrica. Oggi incastoniamo una tessera importante all’interno di un mosaico che ora ha contorni più definiti e che andrà costruito e perfezionato nel tempo, man mano che il completamento del nuovo DEA consentirà di spostare reparti, liberando così gli spazi necessari per ospitare un Polo Pediatrico che possa essere tale da ogni punto di vista: organizzativo, sanitario e per collocazione logistica». Una prospettiva sottolineata dal direttore della Chirurgia Pediatrica, Carlo Rossi, che ha ricordato i dati dell’attività, «cresciuta da 670 a 780 interventi chirurgici nell’ultimo anno e con oltre 40 operazioni su neonati affetti da malformazioni congenite. Un risultato, che significa un risparmio per la sanità e un sacrificio in meno per le famiglie, reso possibile grazie al personale di tutte le unità operative della nostra ASL».

Fondamentale il contributo di Tria Corda e della rete sociale “SOLO x LORO – Insieme per il Polo Pediatrico”, che hanno raccolto i fondi destinati all’acquisto degli arredi delle stanze di degenza, allestite in un ambiente confortevole e studiato appositamente per i bambini. Una parte di queste donazioni è il frutto del contributo della Fondazione Mediolanum, attraverso il progetto “Stammi vicino”: «Soprattutto come mamma – ha dichiarato Sara Doris, presidente di Fondazione Mediolanum Onlus - sono particolarmente contenta che con il progetto #stammivicino il sostegno di Fondazione Mediolanum Onlus sia andato anche all’Associazione Tria Corda per la realizzazione del reparto di Chirurgia del Polo pediatrico del Salento, la cui attuazione eviterà così lunghi viaggi della speranza a tante famiglie. La sensazione di contribuire a regalare un futuro più sereno a chi vive un presente difficile è un’emozione che non si può spiegare. La malattia è sempre difficile, ma quando ad essere coinvolti sono dei bambini diventa ancora più importante poter creare per i piccoli pazienti delle situazioni di “normalità” nel loro territorio».

Il gioco di squadra tra ASL Lecce, Regione Puglia e Terzo settore ha reso possibile trasformare in realtà un’idea nata dal basso e pensata per rispondere alla crescente domanda proveniente dalla popolazione salentina, oltre che alla necessità di abbattere la mobilità passiva extraregionale.

Un rapporto molto stretto, dunque, con la comunità leccese e foriero di ulteriori sviluppi. «Anni di lavoro appassionato – ha detto il sindaco – che si costruiscono attraverso un patto di comunità, con lo sforzo comune di istituzioni pubbliche e private e delle persone che hanno collaborato a realizzarlo come instancabili “api operaie”. La Sanità pubblica non è un dato scontato, ma una ricchezza straordinaria, perchè consente a tanti di accedervi: un servizio pubblico che si prende cura di te senza nulla chiedere in cambio, un valore da difendere». «Noi di Tria Corda – ha aggiunto il presidente Antonio Aguglia -  abbiamo deciso di acquistare tutti gli arredi del nuovo reparto di Chirurgia Pediatrica di Lecce per dare ai bambini del Salento l’opportunità di trovare vicino casa le risposte alle loro problematiche. Siamo grati alla Fondazione Mediolanum che ha sostenuto da subito il nostro progetto, contribuendo con la donazione di 48mila euro all’acquisto degli arredi del valore totale di 80mila euro. Abbiamo quindi l’opportunità di utilizzare il resto delle somme accantonate nel tempo, attraverso il contributo del 5x1000, le raccolte fondi (l’ultima in occasione del concerto del 26 dicembre al Teatro Apollo di Lecce) e il prezioso sostegno di aziende e benefattori, anche ad un altro progetto: creare due posti di Terapia Intensiva Pediatrica, con il relativo acquisto di un monitor multiparametrico, un defibrillatore e la formazione di tutto il personale».

La Chirurgia Pediatrica, intitolata a “Sergio Rini”, che ne è stato il fondatore e direttore a Casarano, è un reparto disegnato attorno ai bambini e capace di farli sentire “a casa”. Nelle forme, nei colori e nel “calore”, come ha rimarcato Don Gianni Mattia, cappellano dell’Ospedale “Fazzi”, presidente della Onlus “Cuore e Mani aperte verso chi soffre”: «La ludoteca donata alla Chirurgia Pediatrica – ha commentato - regalerà tanti sorrisi. Garantiremo i servizi di clownterapia nel reparto di chirurgia pediatrica, negli stessi orari in cui lo faremo nella Pediatria. Il mio sogno più grande è alleviare le sofferenze dei bambini. Ogni stanza, ogni suppellettile, ogni particolare dovrà avere il colore dell’ottimismo e dell’allegria. La ludoteca con i tutti i suoi arredi, giocatoli, tappetini è stata interamente pensata per loro, e per la loro sicurezza. Massima cura anche nella scelta dei giocattoli, che sono tutti in legno e materiali naturali. Far trascorrere ore gioiose e divertenti ai bambini ammalati e supportarli in questo percorso difficile e a volte doloroso, è la nostra mission. Per questo – ha concluso Don Gianni Mattia - abbiamo cercato di ricreare attorno a loro un ambiente quanto più simile alla loro casa».

 











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