lunedì 25 novembre 2024


08/02/2018 08:24:02 - Salento - Attualità

La posizione della Cia Area Due Mari

 

«Serve un piano di azione per il servizio di controllo del territorio, che va potenziato».

Cia Area Due Mari prende posizione sugli ultimi raid di bande criminali nelle campagne e nelle aziende agricole. L’area interessata è soprattutto quella di Manduria, ma giungono notizie di altri furti anche dal brindisino e, nello specifico, da Fasano: nella masseria Signorelli sono stati rubati un trattore e un furgone, oltre che olio e, addirittura, animali da cortile.

«Nutriamo fiducia incondizionata nelle forze dell’ordine» afferma Giannicola D’Amico, vicepresidente provinciale CIA Area Due Mari (Taranto-Brindisi). «Una fiducia ripagata con operazioni come quella compiuta dalla Polizia di Ostuni, che nei giorni scorsi ha arrestato due ladri autori del furto di cinque quintali di olive. Crediamo sia necessario mettere nelle condizioni le forze dell’ordine di potenziare il controllo del territorio».

Sui recenti furti che hanno interessano le aziende di Manduria e di Maruggio interviene invece Piero De Padova, presidente provinciale Cia Area Due Mari.

«Il fenomeno dei furti nelle campagne, purtroppo, riguarda anche il tarantino» rimarca l’imprenditore avetranese. «Nell’area orientale della provincia di Taranto, e in special modo nel comprensorio di Manduria, continuano a ripetersi con preoccupante continuità i furti di prodotti agricoli».

Ormai sono poche le aziende manduriane sinora immuni da questa “piaga”. I furti si susseguono con continuità, non solo nelle aziende vitivinicole. “Squadre” di criminali senza scrupoli rubano con sistematicità le olive anche direttamente dagli alberi, compromettendo, così, i raccolti in un comparto, quello della olivicoltura, che già da qualche anno sembra non essere più redditizio.

Un’emergenza che, con qualche differenza, riguarda anche l’area occidentale tarantina.

«In questa zona», spiega Vito Rubino, direttore provinciale CIA Area Due Mari, «prevalgono i furti di mezzi agricoli e di attrezzature utilizzate in campagna».

La situazione è comunque preoccupante in tutta la regione. A proposito del reiterarsi di episodi criminali nelle campagne, Raffaele Carrabba, presidente regionale della CIA a chiedere «un piano di azione serio che garantisca la sorveglianza delle aziende, soprattutto nelle ore più critiche e in concomitanza con i periodi di raccolta. Occorre coordinare gli sforzi, fare rete. Non possiamo consentire che i nostri agricoltori, custodi del territorio, vengano lasciati come uniche sentinelle, mettendo a repentaglio i sacrifici di una vita».

Come combattere questi fenomeni? Oltre che con i servizi di sorveglianza, bisognerebbe risalire ai ricettatori, poiché è sempre più forte la sensazione che molti furti siano eseguiti su commissione.











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