Ieri sono stati presentati i risultati di una ricerca
Quasi il 50 per cento degli uomini salentini ha problemi di infertilità. Uno su due. Un dato che è un pugno nello stomaco. Emerge da uno studio ancora in itinere iniziato a luglio e che probabilmente verrà ultimato nella prossima estate. Già dai primi rilievi, tuttavia, c’è da far suonare la sveglia: è data per certa la diretta correlazione tra inquinanti ambientali e riduzione del potenziale fertile del liquido seminale.
Ieri mattina, le indagini sull’infertilità nelle province di Lecce e Brindisi sono state presentate durante il convegno “Inquinamento ambientale e infertilità”, organizzato dal Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) della Casa di Cura Professor Petrucciani di Lecce. Sono stati i suoi medici a portare avanti la ricerca: su cento soggetti valutati, ben 46 hanno presentato una significativa riduzione del numero, della motilità e della morfologia degli spermatozoi rispetto ai parametri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. E questo fa il paio con un altro dato, emerso da uno studio condotto nel 2012 dall’Università di Bari: nella zona di Brindisi e Taranto, l’infertilità di coppia è pari al 20/25 per cento, dieci punti percentuali in più rispetto alla media nazionale che è del 15 per cento e con un picco di menopausa precoce nelle donne del più 26 per cento nella sola area a 20 chilometri da Taranto.