Le Asl stanno registrando un fenomeno piuttosto particolare: famiglie che chiedono di prenotare per maggio-giugno, o che a fronte di una prenotazione imminente, chiedono di rimandarla di due o tre mesi, quando la scuola sarà chiusa
Da lunedì a ieri gli ambulatori vaccinali pugliesi hanno avuto un boom di accessi che dovrebbe aver portato a ridurre il numero di bambini inadempienti nella fascia 0-6 a meno di 2mila unità. Non c’è dunque nessuna emergenza, considerando anche chi non può essere vaccinato per la presenza di altre patologie. Ed ora, per togliere ogni alibi ai furbetti, la Regione sta per lanciare una nuova strategia: da domani non saranno più concesse prenotazioni per la fascia 0-6, perché la prestazione verrà effettuata in tempo reale in qualunque ambulatorio delle Asl.
Il direttore del dipartimento Salute, Giancarlo Ruscitti, ha diramato una circolare in questo senso. Il termine per documentare l’avvenuta vaccinazione (o per presentare una prenotazione) scadeva il 10 marzo. E in questi giorni, oltre al grande numero di accessi, le Asl stanno registrando un fenomeno piuttosto particolare: famiglie che chiedono di prenotare per maggio-giugno, o che a fronte di una prenotazione imminente chiedono di rimandarla di due o tre mesi. Si tratta, secondo la Regione, di famiglie di antivaccinisti che in questo modo vorrebbero beffare il sistema, rinviando a quando la scuola sarà già chiusa.
«È un fenomeno che stiamo registrando - conferma ad esempio Michele Conversano, direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Taranto: ci sono persone che ci chiedono prenotazioni anche per giugno ed oltre. A questo punto, anche per facilitare chi vorrebbe la prenotazione, la Regione ci chiede di vaccinare direttamente i bambini nella fascia 0-6 anni: nei nostri ambulatori non ci sono liste d’attesa e l’accesso è libero». Questo vale, è bene ripeterlo, per la fascia 0-6, quella soggetta ad obbligo effettivo: per tutti gli altri minori - che non sono a rischio esclusione, ma per i quali è prevista una multa - il programma vaccinale prosegue come previsto.
Si vedrà. Nel frattempo, il boom di vaccinazioni degli ultimi quattro giorni ha fatto crescere in maniera sensibile le percentuali di copertura. La Regione ha comunicato al ministero della Salute i dati relativi al 10 marzo, ma le cifre aggiornate in tempo reale sembrerebbero essere ancora migliori. La copertura dell’esavalente ha già superato il 95% (il livello che fa scattare l’immunità di gregge, ovvero la copertura anche di chi non può essere maturato) da diversi mesi. La notizia è che la copertura del vaccino Mpr, quello che protegge dal morbillo (su cui c’è stata emergenza negli ultimi anni) si sta avvicinando al livello di tranquillità: la media regionale è arrivata al 93%, ma quattro Asl su sei (Taranto, Lecce, Brindisi e Bat) sono oltre il 95% mentre Foggia e Bari (le più grandi) sono leggermente indietro. Tuttavia, secondo la Regione, il risultato finale della campagna sull’obbligo sarà ampiamente positivo.
La Puglia, come noto, è tra le Regioni dotate di anagrafe vaccinale. Le Asl comunicheranno alle scuole (tramite un codice fatto di colori) i nominativi dei bambini non vaccinati entro il giorno 20, poi le famiglie avranno altri dieci giorni per mettersi in regola: potranno farlo, come appena detto, presentandosi senza prenotare in un qualunque ambulatorio della Asl. Le eventuali esclusioni da scuola (che sono di competenza dei singoli istituti) dovrebbero dunque scattare dopo Pasqua. Ma anche in questo caso, secondo la Regione, i casi saranno limitatissimi. E comunque si punta sul buon senso delle famiglie: i servizi vaccinali delle Asl stanno continuando a svolgere un lavoro di sensibilizzazione per superare gli eventuali dubbi.