Protesta invece il presidente del Manduria Spadavecchia: «Rigore inesistente, mi dimetto e forse ritiro la squadra del campionato»
DON BOSCO MANDURIA-MANDURIA 3-2
DON BOSCO MANDURIA: Pastorelli, Cazzolla, Fistetto; S. Brunetti, S. Gallone, Massimo; G. Gallone (Moccia), Distratis (Alfarano), Corvaglia (De Fazio), Perrucci (Ursoleo), Kandji (Saracino). All.: Leone. A disp: Pesare, Argentoni.
MANDURIA: Anastasia, Caffè (Selvaggi), Mingiano; Erario, Mandurino (Iaia), Mero; Tornese, Nodriano, De Pascalis, Mancuso (Franza), Pisello (De Fazio). All.. Lippolis. A disp: Tolardo, Carrieri, Iaia, Mariggiò.
ARBITRO: Luca Schifone di Taranto.
RETI: p.t. 7’ De Pascalis; 15’ Kandji; 30’ G. Gallone; s.t. 25’ Selvaggi; 37’ Perrucci su rig.
MANDURIA – Il Don Bosco Manduria si aggiudica il ritorno della stracittadina manduriana. A decidere la contesa con il Manduria è stato un calcio di rigore trasformato da Perrucci a 8 minuti dal triplice fischio.
Eppure era stato il rimaneggiato Manduria, dopo 7 minuti, a passare in vantaggio con una rete del centravanti De Pascalis.
La veemente reazione del Don Bosco produce prima il pareggio di Kandji al 15’ e quindi la rete del vantaggio di Giuseppe Gallone alla mezzora.
Nella ripresa il Manduria tenta il tutto per tutto, trovando il pareggio con una rete dell’esordiente Selvaggi.
Il pepe della partita in coda. Al 37’ il direttore di gara concede un calcio di rigore al Don Bosco fra le proteste dei calciatori manduriani. Sul dischetto si porta Perrucci, che realizza la rete della vittoria che vale di più: quella del derby.
Gongola, chiaramente, il Don Bosco, che, partito per salvarsi, si trova questa sera in ottava posizione, con un vantaggio di 5 punti sui cugini del Manduria e, a 5 giornate dal termine, con 13 punti di vantaggio sulla quint’ultima. La salvezza, insomma, è in cassaforte. Davvero un campionato con i fiocchi per una squadra che si regge, soprattutto, sullo spirito di gruppo e sulla compattezza di una squadra che gioca solo per la maglia. Ottimo il lavoro svolto da mister Leone.
Umore decisamente differente in casa Manduria.
«Il rigore del 3-2 era inesistente» tuona il presidente Pinuccio Spadavecchia. «Continuiamo a subire dei torti arbitrali ogni domenica. Sono stanco. Mi dimetto e in settimana deciderò se ritirare la squadra dal campionato».
Da rimarcare i tanti juniores schierati da mister Lippolis nel corso dell’incontro: Alessio Pisello, Cosimo Tornese, Giuseppe Mandurino, Andrea Nodriano, Alessandro Selvaggi (autore del gol del momentaneo 2-2), Matteo Iaia, Matteo De Fazio. In panchina vi era anche Alessandro Mariggiò. Ragazzi che si sono disimpegnati molto bene. Perché non puntare su di loro l’anno prossimo?