Un divo per i bambini questo omaccione serioso e scrupoloso
Ha superato gli anta e non se ne fa un problema; è in leggero sovrappeso, ha le maniglie dell’amore, lardominali da paura, ma non segue alcuna dieta e non è un fissato della palestra; ha il naso a patata ma non si è mai sottoposto ad alcun intervento di chirurgia plastica aggiuntiva o riduttiva; non è un patito degli abiti griffati, ma è sempre trendy pur senza alcun tatuaggio o piercing; ha la barba incolta ed una folta capigliatura bianca, ma è contrario ad ogni tintura; è un tipo da sballo, ma non si fa le canne, né beve come una spugna per sentirsi un gigante; è un tipo trasgressivo.
Non facciamoci sentire ma sappiamo che “non ama la violenza sui bambini”, guida con prudenza e non ammazza nessuno quando esce la sera.... E’ l’anticonformista per eccellenza, non è schiavo della tecnologia, usa i metodi tradizionali per comunicare e non va in tilt quando non funzionano e, pensate!, usa i campanellini per richiamare con garbo l’attenzione del suo interlocutore e non per imporsi a tutti i costi .
E’ un ecologista convinto: il suo mezzo di locomozione non inquina, è un ani-malista sfegatato, ha un grande rispetto per gli animali, suoi fedeli compagni di avventure. E’ un fine diplomatico, un grande leader politico a favore del fare e non del parlare, un inimitabile capo religioso rispettoso del credo di tutti, un grande ambasciatore UNICEF, la star più popolare tra i bambini.
Possiede il passaporto universale, unico caso al mondo, pardon nell’universo, ha la patente internazionale che gli viene rinnovata ogni anno e che gli consente di circolare con tutti i mezzi esistenti: dal surf alla slitta, dall’aereo agli sci di terra e d’acqua, dalle bombole d’ossigeno al deltaplano. Sa guidare proprio tutto lui, non ha rivale alcuno e comunque si sposti, arriva per primo. Non teme i controlli del fisco perché vive nella trasparenza: vive in un’umile dimora lontana dai riflettori e dalle riviste scandalistiche, pur essendo l’ultimo dei divi viventi e la sua dimora gode di una vista privilegiata sul mondo, come non se ne vedono più: è costruita secondo i più moderni criteri antisismici. Non teme le rivendicazioni o le vertenze sindacali perché sa essere generoso, equo e rispettoso con i suoi dipendenti che garantiscono di contro la massima produttività. Non ha mai ricevuto le visite dell’ispettorato del lavoro perché la sua manodopera non è clandestina. E’ umile, ritiene che i panni sporchi si lavino in casa, è riservato, non urla mai, soprattutto nel corso delle sue rare ospitate, e quando ritiene che i toni del discorso si stiano inasprendo, sa educatamente riportare in equilibrio il dibattito senza etichettare o ricattare nessuno.
Conosce tutte le lingue del mondo, ma è conosciuto soprattutto per il suo superlativo slang che lo rende unico nel suo genere, un’onomatopea che comincia sempre con : “ohoh,oh,oh!!!”. E’ un affermatissimo talent scout, ma ha toppato una volta anche lui quando non ha saputo riconoscere l’x factor della sua renna Rudolph, bocciata nel corso del suo primo provino, per essere ripescata in extremis nel secondo. Adora il suo dolce preferito, il Mince Pie, che gli inglesi accompagnano con lo sherry e la carota per le sue renne. E’ la star del momento, la più amata, la più desiderata, vanta stuoli di innumerevoli imitatori e di fans in tutto il globo, e vince sistematicamente ogni anno le olimpiadi galattiche di velocità nella consegna dei pacchi. Nonostante non sia più nel fiore degli anni, vince i suoi limiti perché ama la vita e se solo quel grande regista del brivido fosse ancora vivo, tal Hitchcook, gli avrebbe assegnato senza dubbi il ruolo principale della sua ultima incompiuta fatica dal titolo “L’uomo che visse due volte”, opera gotica basata sul racconto di una storia realmente accaduta, in cui si narra di una vita precedente vissuta dal nostro mister x, ritenuto un santo venerato a Bari chiamato San Nicola, vero cult per gli amanti del genere horror.
Alcuni lo considerano un po trash perché si accontenta delle lettere scritte a mano dai bambini, magari sgrammati-cate, senza acronimi di sorta. Inoltre i bene informati dicono che abbia unudito bionico, sente i bambini prima ancora che scrivano ciò che vogliono. Ma come si sa, anche i divi devono pagare il prezzo del successo. Molte le calunnie a suo carico: i suoi detrattori lo accusano di lasciare il carbone ai bimbi monelli, benché questa accusa, peraltro mai approdata nella aule di giustizia, non sia stata mai provata e questo per la sua risaputa ed autentica passione per i bambini, anche se negli ultimi periodi, visti i tempi che corrono, è stato più prudente del solito onde evitare accuse di pedofilia, dal momento che non vuole fare parti di questi inqualificabili soggetti.
Un difetto? Ce l’ha e come: soffre di divismo, si fa attendere 364 giorni all’anno, anzi 365 negli anni bisestili. Beh!
A questo punto forse avrete senz’altro indovinato di chi stiamo parlando, chi sia il nostro mister x! E’ lui, l’unico, il solo, l’inimitabile, l’autentico Babbo Natale, nonnetto arzillo ed eclettico, primo vero testimonial di un prodotto da reclamizzare, che ha rilasciato solo a noi di Liberamente un’intervista esclusiva, unica deroga ai suoi numerosissimi impegni e primo caso in tutta la storia della comunicazione.
Raggiunto via satellite, o via decoder ormai, abbiamo fatto si e no in tempo a fargli una sola domanda, sorpresi dal suo cambio di look che ha contagiato persino i collaboratori, tutti rigorosamente in t-shirt corredata di slogan al seguito, tipo: “Siate buoni tutto l’anno e non solo a Natale. Siate solidali sempre e non caritatevoli una volta all’anno, Date un piatto a chi non ce l’ha, ma pieno”, e così via. Alla domanda del nostro inviato: “Maestro, quale regalo vorrebbe in cambio da noi umani?”, egli ha risposto, con la voce rotta dall’emozione: «Vorrei che cadesse l’embargo nei miei confronti, che mi impedisce di raggiungere alcune parti del mondo dove c’è ancora un bambino che dice: “Babbo Natale, io soffro!”. Vi prego aiutatemi, voi forse ce la potete fare con un pò di buona volontà».
Ci ha confidato poi che presto sarà il testimonial di una campagna di sensibilizzazione a favore dell’infanzia di tutto il mondo dal titolo: “Date un calcio al muro non alla vita di un bambino” e ci ha pregati di darne la massima diffusione attraverso il nostro giornale.
Noi lo abbiamo accontentato e vi chiediamo di aderire, votando, collegandovi al link, sì, se volete aiutare Babbo Natale, no, se....... Noi, redazione di Liberamente, confortati dal favore delle stelle, consapevoli di non avere Saturno contro, siamo sicuri anzitempo del risultato del voto e scusateci se giocando, abbiamo voluto regalare a tutti, nel corso di queste feste, una sana campagna di tutela della vita, chiamando a sostegno di questa iniziativa il più grande in assoluto.
E ricordate, “divertitevi, ma con prudenza “.
Mimmo Palummieri