La mamma: «Salvata» grazie ad attività nello stabilimento»
«Questo lido è riuscito a salvare mia figlia, le ha restituito il sorriso ed il coraggio di riprendere la sua vita tra le mani, le ha insegnato a volgere a suo favore ogni evento, a considerare ogni aspetto positivo anche dal peggio». E’ l’insolito ringraziamento pubblico che un’insegnante di Barletta, Francesca, ha rivolto per iscritto ai titolari di uno degli stabilimenti balneari più noti e frequentati di Gallipoli, centro della vita notturna delle estati salentine.
Nella lettera, Francesca racconta la storia della figlia, che ha quasi 18 anni, e dalla scuola elementare è stata bullizzata perché in sovrappeso. Da una condizione di isolamento, di frustrazione e di silenzio, Francesca spiega che la frequentazione quotidiana del lido, l’atteggiamento degli organizzatori, e di coloro che vi lavorano, ha portato a poco a poco la figlia ad accettarsi, a smettere di sentirsi lei sbagliata subendo quindi gli atti di bullismo come una «punizione meritata».
Ora la ragazza è praticamente diventata una testimonial della spiaggia, un luogo che in genere si pubblicizza mettendo in vetrina corpi perfetti e palestrati, indossa la maglietta col logo, e partecipa a tutte le iniziative della spiaggia. La mamma, che inizialmente l'accompagnava sempre in preda all’apprensione, ora è sollevata per l’efficacia di questa “terapia d’urto” e ha voluto ringraziare gli organizzatori del lido con la lettera che è stata pubblicata sulla pagina Facebook dello stabilimento.