L’UE vorrebbe far pagare il conto del Bilancio agli agricoltori
«Il taglio alla Pac, prospettato dalla Commissione Ue, è semplicemente inaccettabile». Per Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Taranto e vicepresidente regionale di Confagricoltura, la proposta di Bilancio 2021-2027 circolata nelle ultime ore sarebbe «l’ennesimo duro colpo alle aziende agricole, soprattutto quelle del Sud». E ciò che è peggio arriverebbe dall’Europa, per la quale «l’agricoltura ha rappresentato il pilastro principale di una politica economica realmente comunitaria».
«La Commissione Ue – sottolinea Lazzàro – vorrebbe far pagare agli agricoltori le scelte di Bilancio del prossimo settennio. In una manovra che aumenta sostanzialmente il budget totale di quasi 200 miliardi, in particolare nei capitoli dedicati a migranti, difesa comune e ricerca, il conto viene pagato con i fondi riservati alle politiche agricole e di coesione, che lascerebbero sul campo, rispettivamente, il 5 il 7 per cento».
Per l’agricoltura italiana significherebbe perdere quasi 2 miliardi di euro rispetto ai 37,5 incassati nel passato settennio, al netto dei 4 miliardi dell’OCM Vino: «Uno scenario – continua Lazzàro – al quale il nostro Paese deve opporre un netto “no”, a difesa di un settore cruciale come l’agricoltura, fortemente legato alle decisioni prese a Bruxelles». Per far questo, però, servirebbe «un Governo nella pienezza dei suoi poteri e in grado di far pesare la propria autorevolezza».
Invece – dice ancora Lazzàro - «assistiamo da comparse ad una politica comunitaria che ha una regia, ancora una volta, penalizzante per l’Italia. Questa non è l’Europa che vogliamo, perché fa pagare agli agricoltori, e a caro prezzo, la gestione del nodo-migranti e anche il costo della Brexit».