martedì 26 novembre 2024


08/05/2018 08:05:05 - Manduria - Attualità

Una valanga di risposte entusiastiche e convinte per testimoniare “la propria vicinanza ai coetanei siriani che convivono con l’immane tragedia della guerra”

 

L’idea nacque, qualche settimana fa, da una discussione fra amiche in un social. Si discuteva del martirio che continua a subire il popolo della Siria, vittima, nel silenzio assoluto del mondo, di un “genocidio”.

«La scuola, luogo votato per sua natura all’educazione alla convivenza civile, alla diffusione dei messaggi di pace, alla solidarietà, non può restare indifferente al grido di aiuto che si leva dal popolo siriano» fu rimarcato in quel dialogo fra Alba, operatrice del mondo della scuola che vive a Manduria, e Anna, un’altra operatrice dello stesso settore, che però vive in Campania.

Discutendo, ecco l’idea: promuovere, in tutto il territorio nazionale una mattinata all’insegna della pace, dell’amore e del bisogno di credere in un futuro migliore. Ecco nato l’evento: “Scuole in piazza per la pace in Siria”.

«E’ partito tutto da qui» racconta Alba nella pagina facebook dell’evento. «Ed è stato un viaggio bellissimo, in cui abbiamo imparato che è molto più bello dei “mi piace” e dei “condividi” l’incontro e l’agire per uno scopo comune».

Nel giro di pochissimi giorni sono arrivate le adesioni all’iniziativa di centinaia di scuole di tutta Italia: dalla Sicilia alla Toscana, dalla Calabria all’Emilia, dalla Campania alle Marche, e, chiaramente, anche dalla Puglia. Una valanga di risposte entusiastiche e convinte per testimoniare “la propria vicinanza ai coetanei siriani che convivono con l’immane tragedia della guerra”.

Venerdì scorso, alle 11, il grande giorno. Studenti, docenti e capi d’istituto hanno proposto drammatizzazioni, riflessioni, flash mob. Sono stati esposti striscioni e cartelloni. C’è stato chi ha letto il libro/favola “Amin, Aisha e il mare”, che narra del viaggio avventuroso nel mare Mediterraneo di due bambini della Siria alla Svezia, per fuggire dalla guerra e realizzare il loro sogno.

Il risultato? Tutta Italia è stata travolta da “un’onda di forti emozioni e un messaggio: l’amore, come forza aggregante tra i popoli, abbatte i muri e spiana la via alla pace”.

Alla pagina di facebook dell’evento “Scuole in piazza per la pace in Siria” si sono iscritti diversi profughi siriani che vivono in Italia. Da uno di loro, Ahmad Amer Dachan, il ringraziamento più toccante.

«A nome dei bambini siriani, ringraziamo di cuore tutte le scuole che oggi hanno manifestato il loro sostegno ai bambini siriani. È stato veramente un momento molto toccante, bellissimo e pieno di amore e di pace».

Per una volta Facebook si è rivelato uno strumento che unisce e che lega sui valori della pace e della solidarietà.











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