lunedì 25 novembre 2024


23/07/2018 12:32:54 - Salento - Attualità

“Vincere il primo premio riconosciuto da una giuria altamente qualificata rappresenta la vittoria dei valori, dei sacrifici, della vita”

 

Il docu-film del regista Michelangelo Gratton ha vinto il Festival internazionale del Cinema “Migrarti Film Fest” di Caltabellotta.

“Rivolgo il mio più sentito ringraziamento al direttore artistico Sabah Benziadi per  aver reso possibile tutto questo” afferma il col. Carlo Calcagni. Che aggiunge: “Non potrò mai smettere di ringraziare l’amico, il fratello, Michelangelo Gratton e tutti coloro che hanno consentito a un mio sogno di trasformarsi in realtà, dandomi l’opportunità di raccontare la mia vita tramite il docu-film. Questo premio che per me è più importante di qualsiasi altra vittoria, perché hanno vinto la verità, l’uomo, i suoi valori e la sua storia”.

LA VITA DI CARLO - La pellicola (https://youtu.be/bm-TF1eNAPs) girata dal regista di Ability Channel racconta la vita straordinaria di Carlo, nato il 30 ottobre 1968 in Germania da genitori emigrati per ragioni di lavoro.

A soli sei anni  ritorna in Italia e vive un’infanzia diversa dai suoi coetanei in quanto costretto a crescere lontano dal padre e dalla madre che rivedrà nel 1975, quando rientreranno in Italia dopo la nascita della secondogenita Cora. Una fanciullezza persa, le rinunce vissute senza mai lamentarsi, la passione per lo sport che diviene parte integrante della sua vita sin da quando aveva quattro anni, temprano il suo carattere, lo rendono forte, determinato, capace di stringere i denti e guardare sempre e comunque avanti.

Diventa quindi ufficiale pilota e svolge missioni importanti e rischiose. Viene impiegato, subito dopo la strage di Falcone, nell’operazione Vespri Siciliani, trasportando spesso i magistrati impegnati nel maxi processo che si svolgeva nell’aula bunker del tribunale di Marsala. Effettua il controllo in volo sulla zona dell’attentato a Borsellino e della sua scorta, ma la sua più grande sfida, quella che avrebbe cambiato tutta la sua vita, deve ancora arrivare. Nel 1996, nei Balcani come unico pilota osservatore di elicottero del primo Contingente Italiano, sotto l’egida dell’ONU, respira “polveri” di guerra che nascondono il nemico “invisibile”: polveri di metalli pesanti, nanoparticelle di ogni tipo: rame, zinco, piombo, mercurio, tungsteno, acciaio, alluminio, zinco, nichel, rame, argento, cadmio, che sentenziano per il giovane Tenente una condanna a vita che conoscerà solo nel 2002.

FORZA DELLA NATURA - Lo sport, i suoi allenamenti estremi, impensabili per gli altri (si allenava almeno una volta a settimana per un’ora con la bike chiuso nella sauna alla massima temperatura), gli faranno scoprire una serie di gravi patologie, tra cui una malattia terribile, la Sensibilità Chimica Multipla (MCS). Il suo corpo non risponde più come prima a quegli allenamenti, viene riconosciuto invalido al 100% per cause e fatti di servizio, viene iscritto nel Ruolo d’Onore dell’Esercito. In questa nuova vita resta sua fedele compagna la passione per il ciclismo. Approda così nel mondo del ciclismo paralimpico e, al debutto, vince due medaglie d’oro in Coppa del Mondo, nel 2015 a Maniago, e dopo essere entrato a far parte del GSPD (Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa) vince ben tre medaglie d’oro agli Invictus Games a Orlando in Florida nel 2016, due nel ciclismo (cronometro individuale e gara in linea) e una nel rowing (canottaggio indoor).

L’INCONTRO - Poi il casuale incontro con Michelangelo (https://youtu.be/xhzxgsdNcpg) che realizza il docu-film: la pellicola “La pellicola vede la persona del Colonnello del Ruolo d’Onore interpretata da Carlo Calcagni che si racconta, fa conoscere la sua profonda sofferenza, la forza che gli consente di affrontare l’ultima più importante e difficile missione della sua vita, guardando negli occhi la morte ogni giorno, pur di ottenere giustizia per sé è per gli altri che non ci sono più, per coloro che soffrono ma non hanno più voce”.

MAI ARRENDERSI - “Vincere il primo premio riconosciuto da una giuria altamente qualificata, anche grazie alla presenza di nomi illustri del mondo del cinema come quello di Gaetano Aeronica, interprete del Giudice Borsellino, o la presenza di Jean-Claude Mirabella prof univ. Montpellier e organizzatore di festival in Francia, rappresenta la vittoria dei valori, dei sacrifici, della vita” che Carlo, nonostante le avversità, continua ad alimentare con le azioni e la sua infinita energia, all’insegna del suo motto: “Mai Arrendersi”.











img
Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

Prenota Ora