Il 16-17 novembre a Gallipoli, nel corso del “Sea Drone Tech Summit 2018” la presentazione
Presto le spiagge italiane potrebbero essere presidiate da droni-bagnino, pronti ad alzarsi in volo e trasportare un salvagente (ma sono allo studio anche veicoli di grandi dimensioni in grado di trasportare un canotto) in prossimità della persona che chiede aiuto in mare. Dopo le prime sperimentazioni, l’uso di questo tipo di tecnologia si sta diffondendo sempre di più e anche la Capitaneria di Porto ne ha raccomandato l’adozione ai Comuni costieri e agli stabilimenti balneari.
I nuovi progetti italiani di droni-bagnino saranno presentati al "Sea Drone Tech Summit 2018», il primo congresso in Italia dedicato ai droni e ai robot per impiego marino e subacqueo, che si svolgerà nei giorni 16 e 17 novembre prossimi a Gallipoli. "In tutto il mondo si stanno studiando sofisticati sistemi a pilotaggio remoto specializzati nel soccorso in mare», spiega l'organizzatore Luciano Castro. «L'uso di queste tecnologie, infatti, consente di accelerare i tempi dell’intervento e, in caso di condizioni meteomarine particolarmente avverse, di limitare il rischio per il personale di soccorso». I progetti sono numerosi, e riguardano anche scialuppe senza equipaggio a controllo remoto, boe galleggianti radiocomandate per il soccorso e motovedette utilizzabili per il controllo delle coste.