Per l’atleta manduriano la soddisfazione di aver potuto competere, ad ottimi livelli, con l’elite mondiale della sua categoria
Giorgio Farroni concede il bis. L’atleta manduriano Leonardo Melle migliora il piazzamento rispetto alla prova a cronometro, ma non riesce nell’impresa di salire sul podio iridato.
Nella categoria MT1 dei campionati mondiali di paraciclismo, che si cono conclusi ieri a Maniago, in Friuli, l’Italia bissa nella prova in linea l’oro già conquistato, sempre con Giorgio Farroni, in quella a cronometro. Podio fotocopia rispetto alla gara disputata 24 ore prima. In un avvincente arrivo allo sprint, al termine dei due giri del percorso di Maniago (complessivamente 27,2 km), Farroni ha battuto, quasi al fotofinish, il cinese Jianxin Chex. Per entrambi è stato cronometrato lo stesso tempo: 57 minuti e 4 secondi. Al terzo posto, così come nella gara a cronometro, lo spagnolo Gonzalo Garcia Abella, che ha ceduto solo negli ultimi metri prima del traguardo: 5 secondi il suo distacco dai primi.
Ai piedi del podio il russo Sergei Semochkin: per lui la seconda medaglia di .. “legno” della competizione iridata (18 secondi il suo ritardo). Semochkin ha preceduto allo sprint l’atleta manduriano Leonardo Melle: solo un secondo il distacco da Semochkin e, dunque, 19 secondi dal vincitore Farroni.
Rispetto alla prova contro il tempo, quindi, Melle si è migliorato di una posizione: ha preceduto il francese Geslot e il concorrente della Repubblica Ceca Hindr, ieri quinto.
Nessuna medaglia, dunque, per Melle, ma la soddisfazione di aver potuto gareggiare ancora una volta (dopo la medaglia d’argento e quella di bronzo conquistate nella scorsa edizione in Sud Africa) e misurarsi con gli atleti più forti del mondo della sua categoria. Per Melle il successo resta la sua capacità di essere ritornato protagonista con la sua vita, dopo la disavventura di un po’ di tempo fa. I medici che lo ebbero inizialmente in cura, dopo l’intervento, aveva previsto una vita sulla sedia a rotelle. Melle, grazie alla sua caparbietà e grazie alla sua passione per il ciclismo, è riuscito a battere anche questa durissima avversità.