Si tratta di “Tarici 4”, dedicata ancora una volta alla riscoperta del dialetto maruggese
Ormai sono anni che scrive in dialetto maruggese. Tutti lo conoscono da tempo come AMO, il suo nome d’arte. Molti apprezzano il suo stile. Tutti, però, rimangono straordinariamente sorpresi ogni qual volta lo sentono parlare.
Si tratta di Antonio Molendini, autore di libri su Maruggio e sulla “lingua” maruggese, come il vocabolario, edito nel 2009, dal titolo Palòri ti Maruggiu. Molto importante e conosciuto il suo libro Maruggiu Milli, scritto e pubblicato per la ricorrenza del millennio dalla fondazione del paese.
Ed ecco che ci stupisce ancora e come ogni anno ci presenta una nuova edizione del suo Tarìci, giunta allaquarta edizione.
La serata, organizzata dall’associazione capeggiata da AMO, dalla Pro Loco di Maruggio e patrocinata dall’Amministrazione Comunale, si è svolta nella biblioteca cittadina ed ha riscosso inevitabilmente un grande successo.
Ad aprire la serata è stato lo scrittore maruggese Tonino Filomena, che ha introdotto l’autore e la raccolta di racconti.
Significative le sue parole su Antonio: «È colui che ha ereditato ciò che ci appartiene ma che si è disperso nel tempo. L’anima è ciò che lo muove».
Infatti, proprio nella prefazione del libro, si sottolinea lo sviluppo, l’aver raccolto ciò che i nostri nonni hanno vissuto.
E0 poi intervenuto AMO.
«L’obiettivo è far conoscere e far apprezzare ai giovani ciò che è stato attraverso il dialetto».
Infatti le tre edizioni precedenti in vernacolo di Tarìci sono state diffuse anche fra i ragazzi delle scuole.
Tutto si svolge in un clima sereno ed allegro, tra le sinfonie classiche e a tema natalizio suonate al pianoforte da Angelo Quaranta e la lettura di alcuni racconti da parte dello stesso AMO prima e del professore Luigi Marseglia poi.
Particolarmente seguito l’intervento del docente dell’Università di Bari che, con buona dialettica dalla sua parte, ha affrontato il problema della conservazione della lingua popolare.
Inoltre a portare i saluti del sindaco e in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, è intervenuto il geom. Giovanni Quaranta, autore di un breve intervento durante la presentazione.
«Il gusto della poesia dialettale», il titolo della serata.
Così AMO, per concludere il suo discorso, non ha può che leggere una sua poesia in vernacolo maruggese, bella e divertente, proprio come l’intera presentazione.
Danilo Chiego