lunedì 25 novembre 2024


03/10/2018 10:39:28 - Salento - Attualità

Ma anche quest’anno l’eroe di Guagnano non potrà partecipare alla edizione degli Invictus Games

Ieri. 2 ottobre, il ministro della difesa Elisabetta Trenta ha presenziato la cerimonia di consegna del tricolore al  Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa

La cerimonia si è svolta  a Roma presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito, dove è in corso il raduno di tutti gli atleti del Gruppo .

Nell’occasione il ministro Trenta ha confermato l’impegno della Difesa nell’assicurare la massima attenzione verso lo sport paralimpico e lo sport militare in generale: “Entrambi, nella loro specificità, vivono e si alimentano di quello stesso impegno quotidiano, di quella stessa passione e convinta dedizione che caratterizzano tutti gli uomini e donne che lavorano per la sicurezza e la difesa del nostro Paese”.

Sono 17 gli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa che partiranno per l’Australia a rappresentare l’Italia tra le 18 Nazioni partecipanti a questa quarta edizione degli Invictus Games, i Giochi mondiali ideati dal Principe Harry di Inghilterra riservati ai veterani di guerra. che quest’anno si terranno a Sidnay dal 20 al 27 ottobre.

«Incontrare stamane il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta e poter scambiare un affettuoso saluto è stato per me motivo di onore e stimolo a portare avanti con spirito di servizio il mio compito di militare e quella che è diventata ormai la mia missione con il mio motto “Mai arrendersi”: essere d’esempio ed un vero messaggio di vita per tutti» afferma il col. del Ruolo d’Onore Carlo Calcagni. «Continuare, pur in un altro ambito meno operativo di quando nel pieno delle mie funzioni pilotavo un elicottero, ma pur sempre di solidarietà e condivisione, ad onorare il nostro TRICOLORE e l’amata uniforme è e sarà sempre per me, che sento un forte senso di appartenenza alla Forza Armata ed al Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, la ragione per cui riesco a lottare quotidianamente e guardare oltre la mia grave malattia.

Con mio grande rammarico anche quest’anno non partirò con la squadra che rappresenterà l’Italia agli Invictus Games di Sidney, ma ci sarò con la testa e con il cuore, facendo il tifo per i miei colleghi del GSPD, consapevole che i nostri sacrifici diventano fervida testimonianza di perseveranza e coraggio per chi non ha ancora trovato la via per rinascere.

Una giornata memorabile perché non capita tutti i giorni di avere la possibilità di incontrare il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta ed il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina».

Al Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa è giunto un messaggio augurale del principe Herry. Ecco il testo.

“Non smettere mai di combattere e fare tutto il possibile per aiutare coloro che sono accanto a te”, questo lo spirito dei giochi e il messaggio augurale del principe Herry rivolto a tutti i  militari che hanno contratto una  disabilità in servizio o per cause di servizio.

“Tutti voi avete dimostrato eccezionali qualità di coraggio determinazione sacrificio  in contesti ben diversi da una competizione sportiva  e portate  tutt’oggi sulla vostra pelle i segni purtroppo dolorosi del vostro servizio  per il  bene del paese e della collettività internazionale”.

Queste le parole del Ministro Trenta rivolte agli atleti del GSPD che, con voce emozionata  aggiunge «Tutti noi non possiamo far altro  che  ammirare la vostra capacità di esservi rimessi in gioco, di aver voluto continuare ad indossare l’uniforme per consolidare il giuramento prestato per il bene del paese. Gli italiani vi seguono e sono fieri di quello che fate così come vi ringraziano per la straordinaria testimonianza di vita e il messaggio di speranza che incarnate per tutti noi, per le forze armate e per il paese».

Parole intense, queste della Ministra  che in molti hanno interpretato come  particolare ringraziamento pubblico rivolto essenzialmente al Colonnello Carlo Calcagni, anche lui presente in sala e in ritiro insieme al resto del Gruppo. La popolarità del Colonnello Calcagni di fatto è in forte aumento anche grazie alle continue e lodevoli iniziative sportive, sociali e culturali che lo vedono sempre protagonista su tutto il territorio nazionale e all’estero e che fanno di lui un “educatore civico e umano per vocazione”.

«Il mio nome non è tra i 17 selezionati che si apprestano a partire per l’Australia” , dice il colonnello Calcagni, “ma la mia medaglia per questa quarta edizione degli Invictus Games io  l’ho già ricevuta dal Ministro della Difesa Elisabetta Trenta che  dopo la cerimonia di consegna della bandiera si è gentilmente trattenuta a parlare con me, mostrando interesse alla mia storia e ringraziandomi ancora per quanto sto facendo per il paese.

Ho apprezzato molto il gesto e le parole del Ministro Trenta»  aggiunge Carlo. «E’ stato per me un momento importante  in cui sono stato onorato della vicinanza e del riconoscimento delle Istituzioni. Le parole del Ministro hanno per me lo stesso significato simbolico del  ricevere  il tricolore direttamente nelle mie mani. Non potrò essere a Sidney con il GSPD per i Giochi,  scenari ben diversi da una competizione sportiva mi attendono.

Nei prossimi giorni partirò per l’Inghilterra per il mio  ricovero periodico presso il Breakspeer Hospital dove ricevo cure essenziali che l’Italia non è ancora in grado di assicurare e dove la mia storia clinica è divenuta “ il caso” oggetto di studi e convegni internazionali.

Partirò con lo spirito di  chi sente il dovere di rappresentare il tricolore ovunque e  in ogni occasione di vita, con coraggio e lealtà; partirò con la consapevolezza che molto si deve ancora fare a livello legislativo e sociale  per assicurare a tutti le stesse  possibilità di tutela della salute, della vita e del diritto allo sport e alla competizione sportiva; partirò con le certezze  di  chi non smette mai di combattere e di fare tutto il possibile per aiutare gli altri a non perdere la  speranza, senza MAI ARRENDERSI».

 

 

 











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