Il lungo viaggio verso i Centri Trapianto di Roma e Bari
Donati gli organi di un 63enne: il sì dei familiari ha permesso il prelievo di fegato, reni e cornee. L’uomo era ricoverato nella Rianimazione del “Vito Fazzi” di Lecce ed è deceduto per le gravissime conseguenze di un incidente stradale. Come accade in questi casi, i medici hanno proposto ai più stretti familiari, che hanno accettato, di considerare la possibilità e l’importanza vitale di donare gli organi.
E’ lo snodo cruciale che apre la strada alla procedura di donazione, un meccanismo complesso che ha fatto scattare i protocolli previsti. Dopo l’osservazione di morte cerebrale, le équipe multidisciplinari del “Fazzi” hanno avviato l’iter per verificare l’idoneità degli organi alla donazione e, nel giro di poche ore, sono stati attivati i contatti con i Centri trapianto di tutta Italia e individuati i pazienti compatibili.
Una catena della solidarietà completata con l’arrivo in nottata di un’équipe specializzata da Roma per effettuare il prelievo e il successivo invio di reni e cornee nel Centro trapianti di Bari e del fegato al Policlinico “Gemelli” di Roma (per il trapianto in un paziente in attesa in Abruzzo) chiudendo così, con un lume di speranza riacceso, una lunga e intensa giornata.
La direzione generale ASL Lecce tiene a rimarcare la grande professionalità di tutto il personale sanitario impegnato in queste delicate attività e a ringraziare i familiari per la generosità con la quale, nonostante siano stati colpiti da un evento così drammatico, sono stati capaci di trasformare il dolore in un gesto di civiltà. Un atto, la donazione d’organi, che fa onore a chi lo compie e lancia un messaggio forte, perché la costruzione e la diffusione della cultura della donazione si nutre di un continuo lavoro di sensibilizzazione dell’opinione pubblica ma, soprattutto, di buoni esempi.