lunedì 25 novembre 2024


13/11/2018 09:20:43 - Salento - Attualità

Nonostante le cure, il Siberian Husky di 7 anni non è sopravvissuto. Il Comune si costituirà parte civile

 

Il suo cuore ha cessato di battere ieri pomeriggio. Jako, il Siberian husky di 7 anni, legato e dato alle fiamme la notte tra l’uno e il 2 novembre in una casa a San Pietro Vernotico non ce l’ha fatta. È morto in una clinica veterinaria di Bari dove sabato era stato trasferito per essere sottoposto ad un intervento chirurgico. Il cane è deceduto dopo due anestesie, i veterinari non sono riusciti ad operarlo.

La triste notizia è stata immediatamente comunicata ai suoi proprietari e al veterinario Pietro De Rocco che gratuitamente si era preso cura di lui. La storia di Jako aveva commosso tutti, in paese in tanti si erano adoperati per aiutare la famiglia. Il cane viveva con una signora anziana, il proprietario si era trasferito in Olanda e lo aveva lasciato alla nonna sino a quando non sarebbe ritornato per riprenderlo. Ma Jako, secondo qualcuno, abbaiava troppo e bisognava dargli una lezione.

Già un mese fa il figlio della signora aveva trovato un biglietto fuori alla porta con la minaccia che sarebbe stato avvelenato se non avesse smesso di abbaiare. E così la notte tra l’uno e il 2 novembre qualcuno si introdotto nella casa del primo piano dove si trovava l’husky, lo ha legato e gli ha dato fuoco utilizzando uno straccio impregnato di benzina avvolto su un bastone. Contro la porta era stato messo anche un armadietto per impedire al cane di fuggire. Intorno alle 2,30 un vicino ha dato l’allarme dopo aveva sentito un boato e odore di bruciato.

Jako si era salvato per miracolo, e nonostante avesse riportato gravi ustioni all’addome il veterinario De Rocco era fiducioso. È  stato curato e coccolato per dieci giorni. Ma non è bastato. I carabinieri di San Pietro indagano per identificare i responsabili di questo atroce gesto. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere di video sorveglianza della zona che potrebbe fornire importanti elementi. Il sindaco di San Pietro Pasquale Rizzo ha comunicato che in caso di processo il Comune si costituirà parte civile.











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