Martedì convegno sull’Ilva e sul suo futuro: interverrà anche l’arcivescovo di Taranto mons. Filippo Santoro
A quarant’anni dalla sua morte, Manduria ritorna a ricordare uno degli arcipreti che ha maggiormente inciso sulla vita sociale della città nel secolo scorso: don Luigi Neglia.
Il prelato venne a mancare il 27 novembre del 1978. Per una coincidenza, quest’anno segna anche l’80° anniversario della fine dei lavori di restauro della chiesa Madre, il 70° anniversario del primo grande congresso eucaristico che si svolse a Manduria e il 50° anniversario del secondo congresso eucaristico: opere ed eventi voluti e realizzati sotto la direzione di don Luigi Neglia.
Per l’occasione, l’associazione che porta il nome dell’arciprete ha organizzato, per martedì prossimo, un convegno sul tema “Prospettive e sviluppi della nuova Ilva di Taranto per il mondo del lavoro e il territorio jonico”. All’iniziativa, che si terrà a partire dalle ore 18 presso il Museo del Primitivo dei Produttori di Manduria e che sarà introdotta da mons. Franco Dinoi, parroco della chiesa della SS. Trinità, interverranno mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro della CEI, nonché il narratore Giuse Alemanno. In scaletta anche i saluti di Antonio Dimitri, presidente dell’associazione “Don Luigi Neglia”.
Le celebrazioni per il quarantennale della sua morte proseguiranno il 27 novembre con la celebrazione in chiesa Madre di una S. Messa, che prevede anche lo scoprimento di una effigie bronzea di don Luigi, e con l’inaugurazione di una mostra documentale fotografica, attraverso la quale verranno esposti alcuni particolari momenti della vita di Don Luigi.