L’equipe medica, dell’Università di Pisa, è guidata da un salentino
Un’equipe medica guidata da un salentino abbatte un’altra frontiera nella lotta ai tumori e individua un antibiotico capace di frenare il tumore alla mammella.
La scoperta porta la firma di un gruppo di ricercatori con a capo il professore Antonio Giuseppe Naccarato, 60enne originario di Trepuzzi, del dipartimento di ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia dell’Università di Pisa e direttore della Sezione dipartimentale di anatomia patologica 1 dell’Aoup (Azienda ospedaliero-universitaria pisana).
Dopo alcuni studi su un gruppo di 15 pazienti, tutte italiane, l’equipe ha scoperto un effetto antitumorale in vivo della doxiciclina, un antibiotico appartenente alla classe delle tetracicline e comunemente impiegato nel trattamento dell’acne volgare. Le donne erano tutte affette da carcinoma della mammella in stadio precoce e, dopo solo 14 giorni di trattamento antibiotico, è stata evidenziata una riduzione significativa (in media di circa il 40 per cento) del numero delle cellule staminali neoplastiche.
Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista internazionale «Frontiers in oncology». Gli antibiotici, oltre a uccidere i batteri, hanno un effetto distruttivo anche sui mitocondri, le “centrali elettriche” delle cellule, di cui sono molto ricche le cellule staminali neoplastiche, responsabili dell’origine del tumore e delle recidive locali, della resistenza alle terapie e delle temute metastasi a distanza.
«È un’acquisizione insolita che consente un’ulteriore possibilità di cura – spiega Naccarato contattato dalla “Gazzetta” – la doxiciclina non cura il cancro – ci tiene a precisare – ma agisce su alcune cellule responsabili delle recidive».
Alla scoperta hanno collaborato il dottor Cristian Scatena, anatomopatologo e allievo della Scuola di dottorato in scienze cliniche e traslazionali dell’Università di Pisa, i ricercatori dell’University of Salford di Manchester, in Gran Bretagna (coordinati dal professor Michael P. Lisanti), il Centro senologico dell’Aoup e la Fondazione pisana per la scienza onlus.
«A Salford sono state condotte le indagini in vitro - prosegue Naccarato - riconoscendo come l’antibiotico doxiciclina fosse capace di eradicare le cellule staminali neoplastiche in otto diversi tipi di tumore, compreso il carcinoma della mammella».
La strada è stata tracciata e le ricerche proseguiranno nei prossimi mesi.
«Saranno effettuati ulteriori studi di proteomica – annuncia il luminare di Trepuzzi – allargheremo la platea di pazienti e introdurremo una terapia poliantibiotica».
(Fonte: rete)