Bruno: «Mi hanno minacciato all’arrivo da Terlizzi. Ma non sono stati gli ultras: con loro ho un rapporto splendido». Con Bruno si sono dimessi anche il preparatore atletico e il preparatore dei portieri
Gigi Bruno si è dimesso dall’incarico di allenatore del Manduria. Insieme a lui abbandonano la società biancoverde il preparatore atletico, il prof. Fabrizio Mastrovito, e il preparatore dei portieri, Osvaldo Marulli.
A far maturare questa decisione, nella mattinata di ieri, non è stata la larga sconfitta di Terlizzi, ma il clima che si è iniziato a respirare dopo la sconfitta interna con il Castellana. In particolare, pare che mister Bruno sia stato fatto oggetto, da parte di due-tre persone, di alcune gravi minacce.
«Non c’è più la serenità per continuare» sono le parole di mister Bruno. «In settimana, dopo la partita con il Castellana, si sono verificati degli episodi che hanno turbato la serenità del gruppo. Lo spogliatoio ne ha risentito di questa situazione già prima della trasferta di Terlizzi. Io lascio e, con me, lascia anche tutto il mio staff tecnico. Vado via lasciando il Manduria con 30 punti, ad appena 9-10 punti dalla salvezza. Una squadra, non dimentichiamolo mai, che sino a 2 giorni prima dell’inizio del campionato era in Promozione, con calciatori e budget per quel campionato. Invece, per tutta la stagione, siamo stati più vicini alla zona play off che alla zona play out… Una sorta di miracolo, insomma, che per qualcuno, evidentemente, non è stato sufficiente».
Lo sfogo di mister Bruno è condivisibilissimo. Il Manduria è vicinissimo alla permanenza in Eccellenza, traguardo che, all’inizio della stagione, sembrava un’utopia. Anche per i più ottimisti. Mettere nelle condizioni di far andare via un tecnico che ha lasciato la squadra in una zona più che tranquilla della classifica non è, a nostro avviso, in nessun modo giustificabile. Così come non è accettabile l’episodio che si è verificato all’arrivo della squadra da Terlizzi: qualcuno avrebbe minacciato Bruno e qualche atleta, “invitandoli” a non presentarsi più a Manduria. A differenza degli ultras, che, in maniera molto civile e costruttiva, si sono, è vero, lamentati, della prestazione in terra barese, ma hanno anche sollecitando la squadra ad un pronto riscatto.
Ci attendiamo, ora, che quel che resta della società, dopo le dimissioni di Gregory Leone, faccia il possibile per trattenere Gigi Bruno sulla panchina biancoverde.
In attesa della stangata di giovedì (sugli episodi del dopo-partita con il Castellana), ciò che serve è la compattezza. Altrimenti si rischia davvero grosso. Non è il momento, in questa fase “calda” della stagione, di cambiare tecnico, per chiamarne un altro che avrà bisogno di tempo per conoscere le caratteristiche del gruppo e per impostare un nuovo lavoro. E’ invece il momento di restare uniti, remando tutti verso l’obiettivo della stagione: la salvezza.
Ma ora la … palla passa alla società.