lunedì 25 novembre 2024


11/12/2018 09:49:37 - Salento - Attualità

Calamità, Xylella, PSR: le risposte ora e subito

 

Il tempo è scaduto. CIA-Agricoltori Italiani Puglia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative chiamano gli agricoltori pugliesi alla mobilitazione. Stamattina siamo in Consiglio Regionale. Finora abbiamo incontrato i consiglieri regionali Marmo, Damascelli e Amati, oltre al presidente dell'assemblea Loizzo. A loro stiamo dicendo che L'AGRICOLTURA PUGLIESE NON PUO' PIU' ASPETTARE. Il comparto è in ginocchio dopo un anno drammatico. Siamo costretti a prendere atto dell'incapacità del governo regionale ad affrontare gli eventi straordinari che hanno colpito il nostro territorio. Diamo voce e forza alla richiesta unanime dei nostri agricoltori e, al contempo, rivolgiamo un ultimo disperato appello a tutte le forze politiche regionali e nazionali affinché siano attuati IMMEDIATAMENTE interventi straordinari per affrontare almeno le principali emergenze. Abbiamo indossato la pettorina arancione, vale a dire dello stesso colore che individua il livello dell'emergenza meteo più vicino al massimo stato di allerta.

CALAMITA' ATMOSFERICHE E XYELLA

La gelata di marzo 2018 ha danneggiato oltre 90mila ettari, coinvolgendo gran parte del territorio pugliese. E' stato colpito il cuore dell'#olivicoltura pugliese. Per quelle superfici olivicole, nel 2018, non si è ottenuta alcuna produzione. Si tratta di una situazione disastrosa. Un vero e proprio "terremoto" per il quale, incredibilmente, non è stata data alcuna risposta. Il governo regionale non è riuscito neanche a fare approvare la declaratoria ministeriale di riconoscimento della calamità, con un palleggio di responsabilità paradossale fra Regione, Ministero e Governo. Ancora più inefficaci le risposte all'emergenza #xylella, per l'assenza di risorse adeguate e di una AUTORITA' unica di gestione e coordinamento in grado di attuare un piano complessivo di rinascita dei territori colpiti

PSR PUGLIA

Il PSR, allo stato, è un addensato di inefficiente e di decisioni mai prese. Sono passati DUE ANNI E MEZZO dall'emanazione del primo bando sulle misure strutturali e non un solo agricoltore ha ricevuto risposta alle domande presentate a sostegno degli investimenti in azienda. Questa è l'unica verità incontrovertibile. I bandi emanati si sono rivelati clamorosamente sbagliati nella loro articolazione. Non basta dire che il percorso di emanazione dei bandi è stato condiviso. Quando già da tempo abbiamo fatto rilevare, e si è preso atto, che alcuni criteri di selezione erano fuorvianti, bisognava decidere, non prendere solo tempo, rinviando di fatto ogni decisione ai giudici del Tar. Si poteva e si doveva intervenire con azioni e atti straordinari, DECIDERE, come richiedeva una situazione di estrema gravità. Siamo oggi alla beffa finale, quando il TAR, il 4 dicembre, doveva sentenziare, quando si pensava di essere giunti alla fine di un percorso sfibrante, è la Regione che chiede al TAR un ennesimo rinvio, perché non era ancora pronta, perché non è bastato tutto il tempo passato per esaminare le pratiche presentate. Ora il tempo è davvero scaduto

 











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