Nell’auditorium del liceo classico, il concerto il cui repertorio prevede numerosi brani in scaletta, tratti dai diversi lavori di De Andrè, attraverso i quali si traccerà un profilo artisticamente ricco che ben solleciti la riflessione sempre attuale verso quella gente a cui Faber ha rivolto la propria attenzione
Non una cover, neanche una reinterpretazione. Forse una rilettura.
DI PAROLE, MUSICHE ed altre VIRTÙ è semplicemente un omaggio a Fabrizio De Andrè, un canto collettivo sul tracciato crepuscolare di un perduto addio.
Sicuramente l’occasione propizia per vedere in scena insieme diverse realtà artistiche, uniche nel proprio genere “all’ombra dell’ultimo fiore”.
L’appuntamento allora è davvero di quelli da non perdere, previsto per sabato, 19 gennaio 2019 alle ore 18.30 a Manduria, presso l’auditorium del liceo classico “De Sanctis”, alle ore 18.30, dove e quando il cantastorie Gianni Vico (suoi “Il Martirio di Otranto”, la storia di Giuseppe Di Vittorio, la storia di “Rocco e lo scirocco”, portate in giro da 20 più di anni con i suoi CANTACUNTI), Maria Rosaria Coppola (“non si va in scena se non dopo un attento studio, anche della copertina di un testo o di una fonte”, memoria storica, regista attenta, ricercatrice sensibile, colonna rosa dei CANTACUNTI, gruppo poi tutto maschile con Gianni, Roberto e Antonio) e l’Hathor Plectrum Quartet (per leggere il nome di un gruppo pugliese che da quasi dieci anni sta portando il mandolino letteralmente in tutto il mondo, formato da Antonio Schiavone, Roberto Bascià, Fulvio D’Abramo e Vito Mannarini) saliranno sul palco per “raccontare” Fabrizio De Andrè.
“Lo spettacolo fa parte da diverso tempo dei nostri repertori – dichiarano gli artisti – e non potevamo esimerci dal presentarlo a Manduria in questa occasione a dir poco speciale. Non ce la siamo sentiti di mancare; e pur in una rappresentazione completamente autofinanziata (ad eccezione dei generosi e sensibili sponsor come Banca Mediolanum, Punto Smart in via Fratelli Bandiera a Manduria e SMEA Impianti), abbiamo voluto offrire alla nostra cittadinanza il numero zero di uno spettacolo che porteremo un po’ in tutta Italia nei prossimi mesi”.
Quello in scena il 19 gennaio a Manduria, sarà sicuramente un lavoro insolito rispetto alle tante iniziative analoghe previste in queste settimane. Innanzitutto la formazione: De Andrè con i mandolini non capita spesso di ascoltarlo: “Siamo convinti – affermano – di poter presentare, dal punto di vista musicale, un’offerta artistica unica nel suo genere”. Se poi si aggiungono la chitarra e la voce di un cantastorie e la regia curata nella presentazione di ogni brano, abbiamo ragione di credere che quello del 19 più che un appuntamento, sarà un punto cardine per reinterpretare De Andrè, per fornire una nuova chiave di lettura, per far scoprire, anche alle nuove generazioni, la poesia genuina dell’artista genovese. “Per questo – confermano gli artisti – siamo davvero contenti che il concerto si tenga in una Scuola, scelta non casuale (un grazie incondizionato alla sempre sensibile prof.ssa Maria Maddalena Di Maglie, dirigente scolastico del “De Sanctis – Galilei” di Manduria), come non casuale sia la scelta di affidare ai rappresentanti d’istituto, Giuseppe Dilauro e Alessandro Pesare, le note introduttive della serata e il progetto grafico del manifesto al giovane Gregorio Stano”.
Il repertorio prevede numerosi brani in scaletta, tratti dai diversi lavori di De Andrè, attraverso i quali si traccerà un profilo artisticamente ricco che ben solleciti la riflessione sempre attuale (oggi più che mai) verso quella gente a cui Faber ha rivolto la propria attenzione.
Appuntamento, quindi, sabato, 19 gennaio 2019 alle ore 18.30, presso l’auditorium del liceo classico “De Sanctis” di Manduria, in via Sorani. Ingresso libero.