Si tratta di imposte di IMU, TARSU, TOSAP e ICP relative al 2013 evidentemente non versate o versate parzialmente, che, secondo le stime del Comune, dovrebbero produrre entrate per 4 milioni e 368mila euro
Poco meno di 7mila avvisi di accertamento in arrivo (o già pervenuti) ad altrettanti contribuenti manduriani o proprietari di immobili nella città messapica. Si tratta di imposte di IMU, TARSU, TOSAP e ICP relative al 2013 evidentemente non versate o versate parzialmente, che, secondo le stime del Comune, dovrebbero (il condizionale è, come sempre in questi casi, d’obbligo), produrre entrate per 4 milioni e 368mila euro.
Come ogni anno, a fine di dicembre o, quasi sempre, nelle prime settimane di gennaio ai contribuenti arrivano migliaia di avvisi di accertamento su imposte che non sarebbero state versate cinque anni prima. Trascorsi i cinque anni, infatti, le imposte cadono in prescrizione. Ecco dunque che, l’ultimo giorno dell’anno (il 31 dicembre del 2018, in riferimento alle imposte del 2013), si approva la determina attraverso la quale si approva il procedimento di recupero delle presunte imposte non pagate. Presunte in quanto, quasi sempre, per una buona percentuale di esse si tratta, invece, di errori materiali degli uffici, per i quali i contribuenti devono dimostrare, al contrario, di essere in regola.
«Incombe al Comune, destinatario del tributo, l’onere di controllare le dichiarazioni presentate e di verificare i versamenti eseguiti» si legge nella determina, «ed inoltre, sulla scorta dei dati e degli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni, nonché sulla base della consultazione delle banche dati catastali telematiche relative all’entità delle rendite attribuite dal catasto, provvedere a correggere gli errori materiali e di calcolo e ad emettere i relativi avvisi di accertamento che, per effetto della Legge n. 296/06 (Finanziaria 2007), vanno notificati entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello nel corso del quale fu o doveva essere presentata la dichiarazione ovvero a quello nel corso del quale l’imposta non fu versata ovvero fu versata in misura insufficiente».
Secondo questa determina, sono stati ben 3.629 i contribuenti che non hanno versato l’IMU del 2013, per un valore complessivo di 2 milioni 933mila 548 euro. Sono poi 3.027 i contribuenti non in regola con la TARSU per l’anno, per un valore complessivo di un milione.364mila e 353 euro. Infine 217 gli avvisi di accertamento della TOSAP per un valore complessivo di 35mila 436 euro, e 83 gli avvisi di accertamento ICP per un valore complessivo di 34mila 676 euro.