Al suo posto, tre giornate di riflessioni sul futuro della rassegna
Stamani è arrivata l’ufficialità. Così come fece lo scorso anno la commissaria prefettizia Francesca Adelaide Garufi, anche la commissione straordinaria ha convocato tutti i rappresentanti delle associazioni produttive o turistiche (GAL Terre del Primitivo, Pro Loco, CNA, Confcommercio, Confesercenti e Coldiretti) per sondare gli umori e decidere collegialmente il da farsi.
Chiaramente non poteva che adottarsi la soluzione più logica e razionale: no ad una Fiera in un altro luogo e in forma ridotta. In tre giorni del periodo fieristico (10, 11 e 12 marzo) si discuterà però del futuro di questa rassegna.
Il commissario straordinario Luigi Scipioni ha poi precisato che «la Commissione straordinaria ha espletato per tempo procedure ad evidenza pubblica prescritte dal Codice degli Appalti (gara aperta e procedura negoziata), che si sono concluse negativamente in quanto andate deserte; e non ha potuto procedere all’affidamento diretto, anche in ragione dell’importo posto a base di gara, poiché espressamente vietato dalla normativa vigente».