Nonostante le sollecitazioni, ancora oggi la scuola è al freddo
Il gasolio manca ormai da diversi giorni e i piccoli alunni della scuola dell’infanzia “Sacra Famiglia” sono costretti a frequentare le lezioni senza il riscaldamento.
Non è un episodio nuovo a Manduria, città in cui, evidentemente, latita anche la programmazione degli interventi più elementari. Il gasolio per tutte le scuole di competenza comunale è una fornitura che dovrebbe avvenire, con regolarità, ogni anno. Dovrebbe essere di routine, dunque, lo stanziamento dei fondi per far fronte a questa spesa per parte dell’autunno e per la stagione invernale, quest’ultima ancora più fredda.
Così evidentemente non è, se l’impianto di riscaldamento di questa scuola non funziona da diversi giorni proprio perché manca il gasolio e se i bambini (la cui età media varia da 3 a 6 anni), sono costretti a frequentare le lezioni con cappotti e berrettini. In particolare in questi giorni, in cui le temperature sono repentinamente precipitate.
Eppure dall’istituto comprensivo “Francesco Prudenzano” (del quale la scuola dell’infanzia “Sacra Famiglia” fa parte), sono partite diverse segnalazioni a Commissione straordinaria e Ufficio Tecnico sin dai primi giorni in cui il gasolio si è esaurito. Ma a queste segnalazioni (anche in forma ufficiale) è seguito il silenzio. Secondo alcune indiscrezioni il ritardo sarebbe dovuto al cambio al vertice dell’Ufficio Tecnico. Secondo altre fonti, non confermate, sembrerebbe che il Comune debba ancora provvedere a liquidare le precedenti forniture.
Non si conoscono, dunque, i tempi il cui il Comune sarà in grado di ordinare ad una delle aziende di fiducia il nuovo rifornimento di gasolio. Tenendo conto della farraginosità della burocrazia, la scuola potrebbe restare al freddo per qualche altro giorno della nuova settimana. Peraltro, nella stessa situazione potrebbero trovarsi, nei prossimi giorni, altre scuole della città.
Situazione già vissuta a novembre, allorquando, con l’abbassamento delle temperature e la necessità di riavviare l’impianto di riscaldamento, ancora una volta il Comune si era fatto trovare impreparato.
I genitori, chiaramente, sono esasperati. Non sono più disposti a mettere a repentaglio la salute dei propri figli. Non è da escludere, pertanto, che oggi possano non aver mandato i bambini a scuola. Circola anche la voce che una delegazione dei genitori sia intenzionata a rivolgere le proprie rimostranze direttamente alla Commissione straordinaria.