martedì 26 novembre 2024


25/02/2019 17:29:01 - Manduria - Attualità

L’intervento dell’ex assessore provinciale: «Manduria deve riprendersi il proprio ruolo di centro importante e di interesse storico nel Salento. Manduria può e deve farcela!»

 

Pensavo di essere guarito. Pensavo che il prurito di scrivere per solleticare l’opinione pubblica su problemi e vicende del territorio, fosse sopita e contenuta in una sorta di terza dimensione in cui si osserva e si valuta senza commenti e considerazioni le cose comuni.

Aver avuto ruoli amministrativi e politici a vari livelli mi tratteneva dal fare commenti per non prestare il fianco a facili strumentalizzazioni e dare l’impressione di avere interessi di ipotetici rientri nell’agone politico amministrativo nel nostro territorio. Chiarisco pertanto che non ho alcuna mira del genere, ma parlo solo per me e per le mie modeste esperienze, restando convinto di aver già dato il mio contributo all’impegno politico e sociale e giammai potrò essere disposto a ulteriori coinvolgimenti. Il tempo e l’età della nostra vita, ci dona una capacità formidabile di analisi terza, obiettiva e disinteressata, scevra da colorazioni politiche e di parte, ed in questo senso e solo in questo senso, sento il bisogno di dover esprimere il mio disagio, dispiacere, rabbia e contorsione dell’animo nel vedere il crinale verso cui sta scivolando la Città di Manduria in questi ultimi anni.

No, non si può più stare in silenzio, non è più possibile assistere all’inedia e alla noncuranza di chi amministra e di chi lavora per la casa comune di questo territorio. Manduria culla nel meridione delle grandi pulsioni culturali già dai Messapi fino alla metà degli anni cinquanta in vari campi delle lettere, dell’arte, dell’artigianato e delle produzioni agricole ed alimentari. La stessa Manduria che ha saputo, (con il contributo di tanti che ci hanno creduto), di ritagliarsi un importante ruolo di distretto industriale del vino Primitivo, non può neanche un altro solo minuto attendere in questo stato di terribile torpore.

Ma è mai possibile che a chi amministra (mai come in questi giorni), uomini dello Stato, non venga in testa di coinvolgere le associazioni culturali, sociali, di categoria, la classe insegnante, le categorie di artigianato, agricoltura, industriali, sindacali e intelligenze del territorio, per comprendere e vedere poche cose semplici e sotto gli occhi di tutti a cui non si può più derogare per salvare questa Città bastonata e umiliata dal diffuso disinteresse? Ma è mai possibile quindi non vedere e comprendere che manca un cineteatro e che una attenta Amministrazione deve trovare una soluzione convocando la proprietà e inventando una soluzione? Ma è mai possibile che chiunque può vendere di tutto ad ogni crocicchio di strada senza che sia sanzionato e non si trovi uno spazio, una piazza o luogo dove spostare tali attività? Ma è mai possibile che per cambiare anche in pieno centro una lampadina si attendano mesi, se non anni, e intere zone siano ormai al buio da tempo? Che le strade siano lasciate al degrado del tempo senza alcun piano di manutenzione ordinaria e straordinaria? Che i nostri ragazzi svernano sui gradini delle case dei privati lasciando carte, bottiglie e rifiuti perché manca nel centro e nelle periferie un sufficiente numero di contenitori? Che chiunque può parcheggiare in pieno incrocio, affiggere manifesti sui pali e semafori, o addirittura lenzuola scritte a pennello in pieno centro e nessun vigile urbano che riesca ad accorgersene?

Sono queste solo poche cose che contribuiscono a rendere apprezzabile e ricettiva una Città. Il progresso civile di un territorio passa poi dall’educazione e dalla coscienza ecologica e sociale che i suoi abitanti riescono a avere e a trasmettere ai propri figli. Non è ancora troppo tardi cominciamo a dare l’esempio, ognuno nel proprio. Manduria ha grandi potenzialità e non saranno alcune disavventure giudiziali di pochi poveretti a marchiarla a fuoco. Manduria deve reagire, e chi ha la responsabilità amministrativa in questo momento ha il dovere di lavorare e dare una grossa mano senza perdersi dietro a lacci e laccioli.

Manduria deve riprendersi il proprio ruolo di centro importante e di interesse storico nel Salento. Manduria può e deve farcela!

 

Pietro Briganti











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