Tutti i prodotti ittici rinvenuti, in pessimo stato di conservazione, erano destinati alla ristorazione come poi risultato dai documenti fiscali rinvenuti sul posto
Corso di un’operazione congiunta del personale del Commissariato Borgo e della Sezione di Polizia Marittima della Guardia Costiera di Taranto, sono stati controllati alcuni locali siti nella città vecchia, adibiti a pescheria.
I locali in questione sono apparsi subito in evidente stato di degrado, con distacco di intonaco e numerosi punti di ruggine sui banconi ed apparecchiature utilizzate, oltre ad una generalizzata situazione di degrado igienico sanitario.
In una cella frigorifera, peraltro non alimentata da corrente elettrica e quindi non refrigerata, sono state ritrovate 51 cassette contenenti il cosiddetto “bianchetto” per complessivi 229 chili, prodotto la cui pesca è illegale e altre 13 casse di prodotti ittici di varie specie (spigole, triglie, razze, merluzzo, etc.), per un quantitativo pari a circa mezzo quintale.
In un altro congelatore sono stati poi ritrovati altri prodotti ittici congelati la cui conservazione era evidentemente non conforme alle vigenti normative. Tutti i prodotti ittici rinvenuti, in pessimo stato di conservazione, erano destinati alla ristorazione come poi risultato dai documenti fiscali rinvenuti sul posto.
Considerate le evidenti carenze strutturali e igieniche sia dei locali che dei prodotti ittici conservati, l’Autorità Giudiziaria competente ha disposto l’immediato sequestro della cella frigo e del pozzetto frigo oltre a tutto il prodotto ittico con conseguente distruzione dello stesso, perché inidoneo al consumo umano.