lunedì 25 novembre 2024


28/03/2019 16:36:51 - Salento - Attualità

Dal 2021 il divieto di oggetti di plastica monouso. Esempi concreti di plastic free da Maruggio e dalla Provincia di Taranto

Preservare l’ambiente e lottare contro l’inquinamento, l’Unione europea ha fatto un nuovo importante passo avanti.  Il Parlamento europeo, riunito a Strasburgo, ha approvato un pacchetto di misure che vieterà entro il 2021 oggetti di plastica monouso. La riforma, che l’associazione dei produttori di plastica vuole sia applicata in modo uniforme in tutti i Paesi membri, dovrebbe ridurre i costi dell'inquinamento marino di 22 miliardi di euro da qui al 2030.

Nello specifico nel 2021 verrà bandita una lunga serie di oggetti monouso oggi utilizzati comunemente: posate e piatti di plastica, cannucce, bastoncini cotonati, sacchetti di plastica osso-degradabili e contenitori per alimenti in polistirolo espanso. Plastica che nel passar degli anni sarà microplastica difficile da esportare e distruggere. La direttiva, che ora dovrà essere trasposta nei diritti nazionali, prevede il principio di chi inquina paga. Tra le altre cose sarà responsabilità dei produttori di rete da pesca recuperare le reti abbandonate in mare perché sfilacciate o rotte.

Il testo legislativo prevede che i governi nazionali impongano una riduzione nell’uso degli oggetti di plastica, per esempio i contenitori alimentari o le tazze per bevande. In un comunicato, l'associazione dei produttori di plastica PlasticsEurope ha accolto il nuovo impegno contro l’inquinamento, ma ha sottolineato come ora sia importante «una applicazione coerente» della direttiva in tutti i paesi europei.

Il testo legislativo é stato approvato con 560 sì, 35 no e 28 astensioni e stabilisce inoltre alcuni obiettivi. Entro il 2029, il 90% delle bottiglie di plastica dovrà essere raccolto separatamente. Entro il 2025, il 25% delle bottiglie di plastica dovrà contenere materiale riciclato; ed entro il 2030 la quota dovrà salire al 30%. Il pacchetto di misure è stato voluto dal vice presidente della Commissione Frans Timmermans, attuale candidato alla presidenza dell'esecutivo comunitario nelle prossime elezioni europee.

Secondo Bruxelles, l'80% dell’inquinamento marino è provocato da plastica. La direttiva approvata oggi, e che ancora deve essere fatta propria dal Consiglio, colpisce il 70% di questo inquinamento. La plastica resiste al tempo, tanto che spesso rimasugli di questo materiale vengono ritrovati nei pesci e nei molluschi, finendo nella catena alimentare. L'obiettivo della direttiva è di imporre l'uso di materiali diversi o più semplicemente il riutilizzo eventualmente di oggetti in plastica.

Già molti comuni volgono in questo senso. Il Comune di Maruggio annuncia di essere diventato Comune Plastic Free. Un’ordinanza Sindacale che vieta l’uso di contenitori e di stoviglie monouso non compostabili ai sensi della normativa UNI EN 13432 agli esercenti, alle attività commerciali, artigianali e di ristorazione, con o senza somministrazione di alimenti e bevande, anche in occasione di feste pubbliche e sagre e agli stabilimenti balneari. Già precedentemente applicata alle mense scolastici del comune stesso. Oltre a questo vietata l’uso e la commercializzazione su suolo pubblico degli shoppers (sacchi asporto merci) in polietilene.

Ognuno degli interessati ha 90 giorni per smaltire le giacenze di plastica monouso ed organizzarsi con il nuovo materiale compostabile.

Dal 1 Gennaio 2020, inoltre, l'ordinanza interesserà i supermercati,  strutture turistico ricettive ed alle strutture sociali e sanitarie.

Taranto ha annunciato il divieto della plastica monouso nelle scuole partendo da gennaio 2019 e nella provincia oltre Maruggio che ha già la sua ordinanza, Grottaglie, un gruppo di attivisti 5 stelle pensa a far diventare il comune delle ceramiche un Comune plastic free.

Per la salvaguardia del nostro territorio si auspica che tutti i cumuni del tarantino, specie chi ha una Marina, promuovano ed introducano nei propri comuni le regole del PLASTIC FREE contribuendo così ad una educazione ambientale (che è il proposito organizzato di insegnare la struttura e l'organizzazione dell'ambiente naturale e, in particolare, educare i cittadini a gestire i propri comportamenti in rapporto agli ecosistemi allo scopo di vivere in modo sostenibile, senza cioè alterare del tutto gli equilibri naturali, mirando al soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie).

 

Viviana Baldari











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