Savino Muraglia: «Ci ritroviamo una scatola vuota, con molti obiettivi ulteriormente ‘rabboccati’ rispetto al testo varato l’8 marzo scorso, pochi strumenti e ancor meno risorse per la Puglia, dalla Xylella nel Salento agli agrumi di Taranto»
«Abbiamo perso 20 giorni di tempo dall’approvazione in Consiglio dei Ministri alla imminente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto per le emergenze e ci ritroviamo una scatola vuota, con molti obiettivi ulteriormente ‘rabboccati’ rispetto al testo varato l’8 marzo scorso, pochi strumenti e ancor meno risorse per la Puglia, dalla Xylella nel Salento agli agrumi di Taranto, che delude le grandi aspettative che aveva generato nelle imprese duramente colpite da una crisi senza precedenti».
E’ quanto dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, nel commentare il testo del Decreto emergenze pubblicato in serata sulla Gazzetta Ufficiale.
«Facciamo appello alle Commissioni e ai parlamentari che lo esamineranno e potranno riempirlo di contenuti e risorse prima della conversione in Legge. Nulla è previsto per il Salento dichiarata zona infetta – continua il presidente Muraglia - dove non c’è obbligo di espianto, gli olivicoltori devono fare le analisi a spese proprie per poter dimostrare che gli ulivi secchi sono affetti da Xylella e attendono anni per avere le autorizzazioni all’espianto a causa di vincoli paesaggistici e idrogeologici nazionali che il Decreto Legge avrebbe potuto superare, divenendo lo strumento operativo del Piano Centinaio, approvato il 13 febbraio scorso in Conferenza Stato – Regioni».
A fronte di un crack da oltre un miliardo di euro causato dalle gelate e dalla Xylella al settore olivicolo non sono destinate risorse specifiche e i pochi milioni disponibili – sottolinea la Coldiretti - devono essere spartiti con le altre emergenze sulle quali interviene il fondo di solidarietà. Non viene peraltro affrontato – precisa la Coldiretti - il dramma degli agricoltori colpiti da xylella che non sanno come comportarsi per realizzare nuovi impianti resistenti e tornare a lavorare e produrre per mantenere le proprie famiglie.
«Infine, lo stesso intervento dedicato alla copertura dei costi sostenuti dalle imprese olivicole per gli interessi sui mutui bancari non è proporzionale all’effettivo costo, ma viene assegnato un identico ammontare, sminuendo di fatto l’efficacia della misura. Negligenze, errori, ritardi, scarica barile, mancanza di una strategia condivisa della Regione Puglia con il Ministero, stanno facendo morire il Salento più della Xylella», conclude Muraglia.