«Non siamo di serie B». Il premier lo invita a Roma
Qualche giorno fa a Lecce un 13enne autistico ha tentato, senza riuscirci, di consegnare una lettera al presidente del Consiglio per dire «al governo che i disabili non sono bambini di serie 'B'» e che occorre «trovare più aiuti per noi e le nostre famiglie». E ieri sera, mentre dormiva, suo padre ha ricevuto una telefonata da Palazzo Chigi: «Conte vuole incontrarvi nei prossimi giorni».
A raccontarlo è Massimo, papà del 13enne che, in compagnia di altri disabili e dell’associazione Pronto soccorso Poveri Lecce, non era riuscito a incontrare Conte durante la sua visita in Puglia, a causa del rigido cerimoniale. La sua lettera, però, è stata presa in carico dal consigliere regionale del M5S, Antonio Trevisi, che l’ha fatta avere al premier che ha subito dimostrato il proprio interesse.
Erano «le 20.30 - racconta Massimo - quando mi ha chiamato il capo di Gabinetto del presidente del Consiglio per dirmi che Conte è rimasto molto colpito dalla lettera di mio figlio, e quindi ci vuole incontrare a Roma nei prossimi giorni oppure il 13 aprile, quando verrà a Bari». «Mio figlio dormiva già - ricorda Massimo - e questa mattina quando si è svegliato gli ho raccontato tutto: era emozionatissimo e pensava dovessimo già partire. E’ il suo sogno conoscere Conte, lo dice ogni volta che lo vede in tv».
«Il 2 aprile, in occasione della Giornata dell’autismo - riferisce Massimo - Conte pubblicherà su Facebook la lettera di mio figlio alla quale risponderà pubblicamente».
«Anche a me - conferma il consigliere Trevisi - il capo di Gabinetto ha detto che il presidente del Consiglio ci tiene molto a incontrare questo ragazzo e che lo ha invitato a Roma con la sua famiglia, così come non è escluso che possa incontrarli a Bari nei prossimi giorni».