Secondo Aqp è «una risposta alle necessità igienico-sanitarie delle popolazioni servite»
Sono partiti ieri, seppur condizionati dal maltempo, i lavori per la realizzazione del nuovo depuratore a servizio dei comuni di Sava e Manduria.
A tal proposito, ecco un comunicato di AQP.
«Il progetto, frutto di un ampio ed articolato confronto con il territorio e le istituzioni, prevede il rilascio delle acque depurate in trincee drenanti, con la prospettiva di un riutilizzo in agricoltura o a fini ambientali.
L’area individuata per l’impianto, dotato di tutte le autorizzazioni previste dalla legge, interessa una zona periferica del territorio rurale del comune di Manduria. Un scelta frutto di un accurato percorso progettuale ed autorizzativo, effettuata attraverso la valutazione di varie ipotesi tecniche, che esclude ogni possibile ricaduta negativa per l’ambiente.
In particolare, sugli aspetti relativi al recapito finale delle acque trattate si era già espressa, nel novembre scorso, la Conferenza dei Servizi, presso la Sezione Autorizzazioni Ambientali del Dipartimento Opere Pubbliche della Regione Puglia, escludendo l’ipotesi del recapito a mare.
In quella stessa occasione, le amministrazioni comunali di Sava e Manduria, avevano ribadito l’urgenza di avviare i lavori, tenuto conto della grave situazione igienico-sanitaria in cui versano gli abitati. Ad oggi, giova ricordare, Sava non è dotata di fogna dinamica, i liquami vengono smaltiti attraverso vasche imhoff o soluzioni affini, mentre il depuratore a servizio di Manduria non è adeguato agli attuali carichi.
La necessità di procedere alla realizzazione del nuovo depuratore è dettata, inoltre, dal rischio di incorrere in sanzioni da parte dell’Unione Europea.
Giova ricordare che un impianto di depurazione adempie ad un compito fondamentale, attraverso processi biologici e naturali: ripulire l’acqua utilizzata nelle nostre case per restituirla al suo ciclo naturale con modalità rispettose dell’ambiente, a tutela del territorio e della qualità di vita complessiva dell’area servita, senza alcuna nociva interferenza»