Inizialmente ha lavorato in una stazione di benzina, imparando così l’italiano
L’italiano l’ha imparato lavorando in una stazione di benzina, dopo aver passato troppe notti a dormire sui tetti dei cantieri. Ora può festeggiare la sua laurea: Sajjad Ahmed ha 28 anni, è originario del Pakistan ed è appena diventato dottore in Ingegneria industriale all’Università del Salento, a Lecce. È una storia di riscatto, la sua, di una forza di volontà talmente inossidabile da non arretrare di un solo passo davanti alle difficoltà.
Ed è lui stesso a raccontarla: «La mia famiglia è originaria del Pakistan, ma per 17 anni ho vissuto in Libia, dove ci eravamo trasferiti per il lavoro di mio padre - ricorda - Dai 13 anni in poi ho vissuto da solo, mentre la mia famiglia era rientrata in Pakistan. Ho dovuto lasciare la scuola e iniziare a lavorare per aiutare i miei e le mie sorelle, e spesso dormivo sui tetti dei cantieri».
Era solo un ragazzino, ma con le idee chiare: «Avrei fatto qualunque cosa per ricominciare tutto da capo, è stato per questo che mi sono imbarcato clandestinamente per venire in Europa: un viaggio difficilissimo, ma il 2 ottobre 2007 siamo sbarcati finalmente nel porto di Lampedusa. Dopo i controlli, con altri minorenni fui destinato a Brindisi, e da lì affidato all'istituto dei frati cappuccini Itca di Lecce».
Era uno dei tanti minori non accompagnati arrivati in Italia, Sajjad: straniero e solo, ha trovato nell’accoglienza la sua rinascita. Ha quindi cominciato a lavorare come addetto alla distribuzione di carburante e ha ripreso a studiare, completando le scuole medie e le superiori. Quello che guadagnava lo inviava alla famiglia, e ha così permesso alle sorelle di laurearsi.
«È stato poi grazie ad alcuni amici che frequentavano corsi di dottorato che ho capito di poter investire anche su me stesso, di poter essere protagonista dei miei sogni - continua - così ho deciso di iscrivermi a Ingegneria. Un sogno apparentemente irrealizzabile, visto che avevo imparato la matematica a una scuola serale e l'italiano in una stazione di benzina».
Non è stato facile studiare e superare gli esami, anche perché Sajjad Ahmed continuava a lavorare, ma «non ho mai smesso di crederci e ho continuato a chiedere aiuto». Ora si è laureato, la sua tesi aveva per titolo “Experimental evaluation method of the cyclic curve”, ed è solo il punto di partenza: vuole proseguire gli studi con la magistrale in Ingegneria gestionale.
Fonte: rete