«La perdita progressiva della Produzione Lorda Vendibile è passata dai 50 milioni di euro della campagna 2016-2017 ai 300 milioni di euro della campagna 2018-2019»
Serve un impegno risoluto per salvare la filiera dell’olio extravergine di oliva, sostenendo i frantoi salentini in grave crisi di liquidità e accompagnandoli nel percorso di rottamazione parziale o totale degli impianti. E’ quanto chiede il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele, ricordando che ‘nel Piano anti Xyella, approvato il 13 febbraio scorso in Conferenza Stato Regioni, è stato dato spazio al sostegno dell’ammodernamento degli impianti di molitura e a supporto della rottamazione parziale o totale degli impianti, per le aziende che vogliono dismettere o riconvertire l’attività, come richiesto da UNAPROL e Coldiretti al tavolo con il Ministro”.
Sono 491 i frantoi operanti nel Salento, di cui 251 in provincia di Lecce, 143 a Brindisi e 97 a Taranto e “qualunque misura si andrà a definire per sostenere le realtà della provincia di Lecce, dove lo scenario è apocalittico - aggiunge il presidente Cantele - e i frantoi non hanno più olive da molire, potrà essere replicato e messo a patrimonio comune anche delle realtà operanti nelle altre province pugliesi, dove la malattia sta mietendo vittime”.
A partire dalla moratoria sui mutui, per garantire la sopravvivenza dei frantoi, sono necessarie misure ad hoc che prevedano integrazioni al reddito per 5 anni per le aziende di trasformazione che dimostrino di restare attive e produttive e interventi economici – insiste Coldiretti Lecce - a supporto della rottamazione parziale e totale degli impianti, per i frantoi che vogliono dismettere o riconvertire l’attività.
“Xylella viene ancora definita calamità a sproposito. Per l’impatto catastrofico e perché non è un evento limitato nel tempo come ogni altra avversità atmosferica, ma è cronico, non può seguire il normale iter e va inserito in un provvedimento legislativo. Neppure di questo l’assessore regionale all’Agricoltura si è accorto, considerato che non ha segnalato al Ministro la necessità di inserire la richiesta di calamità in deroga in un provvedimento legislativo, in caso contrario non sarebbe possibile accedere al Fondo di Solidarietà Nazionale”, denuncia il presidente Cantele.
Per la gravità della situazione e il tempo perduto, è importante l’impegno diretto del Governo che ha garantito 300 milioni di euro di risorse aggiuntive, oltre ai 100 milioni già stanziati con la Delibera CIPE, che è necessario ora arrivino realmente agli agricoltori, ai frantoiani e ai vivaisti – dice Coldiretti - oltre ad attuare una reale e concreta semplificazione del mercato del lavoro, oltre a parametrare l’intervento dedicato alla copertura dei costi sostenuti dalle imprese olivicole per gli interessi sui mutui bancari in misura proporzionale all’effettivo costo, non assegnando un identico ammontare che sminuisce di fatto l’efficacia della misura.
“La malattia – conclude Cantele - ha minato profondamente l’intero tessuto produttivo olivicolo e oleario del Salento con una perdita progressiva della Produzione Lorda Vendibile dai 50 milioni di euro della campagna 2016-2017 ai 300 milioni di euro della campagna 2018-2019. I frantoi cooperativi, aziendali e industriali, hanno registrato un calo significativo del quantitativo di olive molite del 50% nella campagna 2016- 2017, del 75% nella campagna 2017-2018 e del 90% nella campagna 2018-2019, con l’equivalente crollo del fatturato e la riduzione del personale impiegato del 90%, oltre al danno stimato per difetto al patrimonio olivetato di 1,2 miliardi di euro”.